(VIDEO) U strittu da magara: "Forse c'era qualche ammalata che gridava"
Ci sono storie che non tramontano mai, che non mutano, ma che sono custodite nel cuore della città. Ci sono voci che sembra di sentirle ancora oggi, rivedendo i ragazzi di ieri cresciuti, più avanti n...
Ci sono storie che non tramontano mai, che non mutano, ma che sono custodite nel cuore della città. Ci sono voci che sembra di sentirle ancora oggi, rivedendo i ragazzi di ieri cresciuti, più avanti nell’età, e che raccontano queste leggende urbane.
Tra queste ve n’è una a Crotone, u strittu da magara, una storia nata in un vicolo sotto il Castello, nel centro storico, conosciuto da molti.
Scendendo dal Castello di Carlo V, imboccando via Garibaldi, si trova questo vicolo conosciuto dai crotonesi un po’ più avanti negli anni. Oggi consegnano questa storia ai loro nipoti, e noi ve lo raccontiamo tramite immagini.
Lasciandoci alle spalle Piazza Castello, dunque, sono tanti i ricordi che riaffiorano alle memoria di qualche signore e signora un po’ più avanti negli anni. “Lo chiamavano così perché evidentemente c’era qualche ammalata che gridava, chissà quanti anni fa, credo tantissimi – ci aveva raccontato il signor Pino quando siamo andati a scattare le prime foto – Questi sono i detti di una volta. Noi nel 1950 già lo sapevamo, eravamo piccoli, andavamo li, ma ci mettavamo a correre perché ni spagnamm”.
Tante altre persone ci hanno raccontato che, correndo, l’ultimo aveva più paura perchè rimaneva da solo. E forse è questa la bellezza della gioventù, la sincerità. Ancora oggi, ci racconta qualcuno, si affaccia in quel vico intriso di storia, racconti, leggende, e qualche sorriso per l’infanzia più semplice nella Crotone di una volta.