(VIDEO) Tirocinanti del Comune di Crotone in protesta: “Stabilizzazione per pochi, noi dimenticati”

Protesta in Piazza della Resistenza: solo 14 tirocinanti su 35 saranno stabilizzati, sindacati denunciano esclusioni e ingiustizie

A cura di Redazione
31 luglio 2025 09:34
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Questa mattina, in Piazza della Resistenza, è scattata una protesta pacifica da parte dei tirocinanti del Comune di Crotone. La scintilla è arrivata ieri, con la notizia che soltanto 14 dei 33 lavoratori verranno stabilizzati, lasciando fuori una larga parte di coloro che da anni svolgono mansioni fondamentali negli uffici comunali.

Accanto a loro, in segno di sostegno, c’è Salvatore Federico della CISL Magna Grecia:
«Questi tirocinanti hanno colmato lacune nei servizi comunali per anni, lavorando con serietà e competenza. Ora è il momento di dire basta allo sfruttamento legalizzato».

Il malcontento è acuito da una recente delibera con cui il Comune si rivolge a un’agenzia interinale per nuove assunzioni, nonostante ci siano fondi regionali disponibili per ulteriori stabilizzazioni. «Questo è inaccettabile – continua Federico – mentre si lasciano a casa lavoratori esperti, si assumono altri con contratti a termine tramite agenzia. È una guerra tra poveri che non accettiamo».

Salvatore Federico (Cisl):

La CISL sottolinea l’esempio virtuoso della Provincia di Crotone, che ha internalizzato i servizi e stabilizzato tutti i tirocinanti. «Chiediamo almeno che si confermino i 14 posti possibili con le risorse regionali aggiuntive – conclude Federico – ma la speranza è che si vada oltre, riconoscendo il valore di tutti questi lavoratori dimenticati».

La nuova stabilizzazione prevede infatti l’assunzione di solo 14 unità su 35.
“Assumerne un terzo è una vergogna. Parliamo di persone che hanno garantito servizi essenziali, con impegno e professionalità, e ora vengono liquidati così”.

Anche la Regione Calabria ha fatto la sua parte, aumentando lo stanziamento previsto da 40mila a 54mila euro, cercando di garantire la copertura necessaria per tutelare questi lavoratori.

“C’erano tutte le condizioni per offrire una risposta dignitosa – conclude il sindacalista – e invece siamo costretti ancora una volta a scendere in piazza”.

L’intervento di Maria Pupa (CGIL):

«Ormai è diventata una storia continua: questa città vive in uno stato di vertenza perenne, e questa è tra le più vergognose. Siamo qui a difendere lavoratori che per anni hanno prestato servizio in condizioni di sfruttamento, nella pubblica amministrazione, e che oggi si sentono dire dal sindaco – che ha sempre parlato di un Comune virtuoso – che non servono più, che ne stabilizzerà solo un terzo. Dieci persone su trentacinque: è inaccettabile.

Voglio dare merito al presidente della Provincia, che ha assunto una grande responsabilità politica pur conoscendo le difficoltà economiche dell’ente. E voglio ringraziare anche il sindaco di Roccabernarda, che guida un piccolo Comune eppure ha fatto una scelta coraggiosa.

La Regione Calabria ha fatto la sua parte, aumentando i fondi da 40 a 54mila euro: c’erano tutte le condizioni per dare una risposta dignitosa a questi lavoratori che da anni garantiscono servizi essenziali al Comune di Crotone».

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