(Video) #MaiPiùUltimi - Vincenzo Arcuri: «Crotone può essere tra le prime»
Ritorna il nostro appuntamento settimanale con e per la prima volta ospite del nostro salottino è un uomo di sport: Vincenzo Arcuri.Vincenzo è il presidente della Rari Nantes – Auditore...
Ritorna il nostro appuntamento settimanale con #MaiPiùUltimi e per la prima volta ospite del nostro salottino è un uomo di sport: Vincenzo Arcuri.
Vincenzo è il presidente della Rari Nantes – Auditore la squadra che ha riportato la pallanuoto a Crotone ma che soprattutto ha riportato la città ad amare, nuovamente, dopo decenni, questo magnifico sport.
«Ho l’onoree il privilegio di rappresentare tante famiglie, tanti uomini di sport, la storia e la leggenda dello sport a Crotone. Fino ad un certo periodo il nuoto e la pallanuoto a Crotone hanno rappresentato lo sport per eccellenza. Ancora adesso mi fanno vedere le immagini in bianco e nero di una piscina Coni, lì sul molo sanità, stracolma di gente che assisteva alle partite di pallanuoto della Rari nantes».
Cosa rappresenta, secondo te, il nuoto per i crotonesi?
Rappresenta il tre d’union tra la città e il mare. Essere i rarinantini, i sopravvisuti, coloro che ce l’hanno fatto è un ambizione, così come domane il mare è il sogno di tutti, ma non tutti possono riuscirci.
Vincenzo e i ragazzi della Rari Nantes sono stati tra i protagonisti della serata evento “Un Anno di CrotoneOk” salendo anche sul nostro palco per dare il tuo contributo.
E partiamo da questo.
Che ricordi hai della serata?
Un ricordo stupendo, sia in maniera personale sia come rappresentante della squadra. Colgo l’occasione per ringraziarvi per l’opportunità che ci avete concesso perchè l’attenzione che i media ci riservano è stata importante. Noi miriamo sempre a tramandare ciò che facciamo e a farlo nel giusto modo e senza di voi non sarebbe possiible. La serata organizzata da CrotoneOk è stata il culmine, l’apoteosi di questo principio. Salire su un palco così prestigioso, davanti a tutte le autorità, a parte l’emozione personale, è stato un tratto disitintivo dell’intera storia della Rari Nantes.
Una squadra che la nostra redazione avevà già premiato come pesonaggio sportivo dell’anno nell’occasione della storica promozione in A2.
Si esatto. Nella stagione 2018/19. C’eravamo già fregiati di questo onore immenso. Sono queste le testimonianze bellissime che ci porteremo dietro e che vanno al di là dei risultati sportivi e delle vittorie che otteniamo in acqua.
La Rari Nantes ha fatto sognare questa città fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto della finale Playoff. Un sogno che ci è sfuggito di mano nonostante le grandi prestazioni di questa squadra.
Ad un uomo di sport come te, se dico Crotone #MaiPiùUltima…. che mi rispondi?
Corro in prima fila davanti a coloro che percorrono questa strada. Ne sono ampiamente covinto, non so se riesco ad essere un fautore di questo principio ma di centro ne sono un sostenitore e portatore sano di questo pensiero. Noi ci presentiamo in questo modo: Crotone #MaiPiùUltima. E attraverso le gesta dei nostri ragazzi proviamo a dare sostanza a questa idea. Non sempre ci riusciamo ma la cosa bella è che siamo ai massimi livelli e quindi Crotone non più ultima, ma anzi tra le prime.
L’anno prossimo ci riproviamo ad acciuffare questa Serie A1 che Crotone non ha mia vissuto?
Noi ce la metteremo tutta! Proveremo tornare a quell’ultimo secondo di gara 2 della finale, con l’idea di trasformare quell’episodio negativo in positivo, cercando di realizzare il sogno della A1.
Nelle classifiche de Il Sole 24 Ore Crotone è ultima anche per quanto riguarda lo sport ed in modo particolare le infrastrutture sportive. Tu che sei anche protagonista della vita della nostra piscina olimpionica, cosa si può faare di più e come pensi si possa invertire questa classifica?
Questo è un argomento che mi tocca in maniera personale. Sono convinto che questa amministrazione stia lavorando per risolvere il problema infrastrutturale dello sport. Lavorando in questo modo il dato andrà già a cambiare, ma quello che farà cambiare ancora di più questo dato, è la percezione che il cittadino ha di queste infrastrutture. Io ancora oggi incontro persone che non hanno la consapevolezza che Crotone ha una piscina olipionica, una struttura così imponente di cui poter usufruire. Ecco la percezione di queste infrastrutture darà il salto di qualità alla classifica.
Com’è gestire una struttura come la piscina olimpionica a Crotone?
Bello ma faticoso. Porta tante responsabilità anche nei confronti della città. Ha costi di gestione importanti e elevati. L’utenza gas incide sull’80% della gestione. Stiamo a galla ma dobbiamo migliorare. Stiamo presentando un progetto all’amministrazione che riduce l’uso del gas e spinge all’utilizzo dell’energia elettrica che ha un costo inferiore.
Quando si parla di nuoto a Crotone non si può non pensare all’ex piscina Coni, che ne pensi del progetto di riqualificazione in atto? Può risorgere la Coni?
Io passo tutte le mattine a vedere il cantiere. Vedere quell’operosità in quell’impianto in cui sono cresciuto è un piacere. In quella struttura ho vissuto i primi amori, le prime amicizie, potrei fare un centinaio di nomi di persone con cui ho vissuto quell’impianto. Vederlo risorgere è un sogno che si avvera. Le immagini del progetto, sapere che lì si potrà tornare a giocare a pallanuoto dà brividi.Con quell’impianto Crotone farà invidia a tutta l’Italia pallanuotistica.
Possono coesistere le due piscine?
No! Lo dico con il supporto dei dati e in maniera oggettiva. Crotone è questa. Ha un numero di residenti ben preciso. Spero che l’amministrazione comunale metta a bando una gestione unica delle due piscine. Le due strutture possono coesistere una subordinata all’altra, non in concorrenza tra di loro. La nuova Coni sarà un gioiello di tecnologia, un impianto che potrà essere aperto tutto l’anno, visto l’abbattimento di costi energetici, mentre a quel punto l’impianto olimpionico potrebbe aprire soltanto da maggio ad ottobre per ospitare le kermesse sportive.
Qual è il sogno di Vincenzo Arcuri per Crotone?
Quello di vedere mia figlia Olivia avere l’opportunità di lavorare qui a Crotone. Spero che mia figlia possa fare l’università qui e poi qui svolgere la sua attività professionale.
Antonio Gaetano