(VIDEO) Il piccolo alfiere della Repubblica Giovanni Prestinice rappresenta tutti noi crotonesi
Frequenta la terza media dell’Istituto Alcmeone di Crotone: ha una vita davanti, figlio di papà Fabio e mamma Antonella, e ha già le idee chiare. Le idee chiare non su cosa vorrà fare da grande, ma co...
Frequenta la terza media dell’Istituto Alcmeone di Crotone: ha una vita davanti, figlio di papà Fabio e mamma Antonella, e ha già le idee chiare. Le idee chiare non su cosa vorrà fare da grande, ma cosa vuole essere nel presente. Pratica sport, va a scuola, ha i suoi compagni con cui uscire. Un bambino come tanti.
Giovanni Prestinice, 13 anni, è stato nominato dal presidente Sergio Mattarella Alfiere della Repubblica, e a metà maggio presso il Quirinale riceverà il riconoscimento dalle mani del capo dello Stato. E questo pomeriggio nella Sala Consiliare del Comune di Crotone, il primo cittadino ha ricevuto il neo Alfiere della Repubblica per rinnovargli i complimenti da parte di tutta la comunità cittadina.
Giovanni è un piccolo cittadino attivo, infatti è Assessore alle Politiche Ambientali del Consiglio Comunale dei Bambini e delle Bambine e dei Ragazzi e delle Ragazze del Comune di Crotone. Era infatti presente nell’emiciclo la consigliera comunale Dalila Venneri che segue i bambini le bambine, le assessore Filly Pollinzi e Angela Maria De Renzo, la presidente della III Commissione Consiliare Antonella Passalacqua. Già da piccolo ha voluto far parte del gruppo SottoSopra, un gruppo di esperienza e riflessione con i ragazzi della sua età.
Fa anche parte anche di Save The Children, prendendo esempio dalla zia di cui ne fa parte da alcuni anni, e il riconoscimento gli sarà consegnato perchè è impegnato sul tema delle migrazioni ed è stato molto attivo nei giorni drammatici che hanno seguito il tragico naufragio sulle coste di Steccato di Cutro, nel febbraio 2023. Giovanni è diventato un testimone di solidarietà, di chi non vuole restare fermo a guardare ma si batte per sensibilizzare la propria comunità ed evitare il ripetersi di simili tragedie. Per onorare la memoria dei tanti dispersi in mare, ha approfondito e condiviso le storie di chi è morto alla ricerca di una vita migliore. Con la sua partecipazione a eventi pubblici ha cercato, attraverso il dialogo e il confronto, di vincere l’indifferenza e di restituire dignità alle vittime, ai loro familiari e ai superstiti della strage.
Nella cerimonia che si è svolta questo pomeriggio c’erano i suoi genitori, gli amici, i parenti, i consiglieri comunali dei ragazzi e delle ragazze, e il primo cittadino Vincenzo Voce gli ha consegnato una spilla dall’identità krotoniate in modo da rappresentare tutta la città di Crotone davanti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
«Sono felice del fatto di essere stato nominato Alfiere della Repubblica, non me lo aspettavo perchè quello che ho fatto è stato doveroso, ecco». Dopo i giorni del naufragio di Steccato di Cutro, con i suoi compagni è stato molto attivo, condividendo diverse riflessioni con i suoi amici e colleghi del consiglio comunale dei bambini e delle bambine: «Nei giorni del Naufragio di Steccato ho partecipato alle manifestazioni, con il gruppo SottoSopra di cui faccia parte siamo stati attivi anche al PalaMilone, portando una corona di fiori».
Ai ragazzi della sua età che si occupano di politiche di accoglienza verso i migranti dice di «continuare su questa strada, e di iniziare a farlo per chi non lo fa. Oltre a sentirti bene, sei felice nel far sentire bene gli altri». Sul suo futuro ancora non ci pensa, ci ha detto il piccolo Giovanni Prestinice. Intanto il piccolo cittadino “che rappresenta tutti noi crotonesi per i valori di accoglienza e solidarietà” nei prossimi giorni sarà ricevuto dal Prefetto di Crotone Franca Ferraro.
Le parole del sindaco Vincenzo Voce:
«Siamo onorati e grati che il presidente della Repubblica abbia pensato al nostro Giovanni per questa alta onorificenza. Lo cogliamo come un ulteriore segnale di vicinanza così come fece avvertire la presenza dello Stato alle famiglie delle vittime ed a tutta la comunità crotonese nei giorni della tragedia. A Giovanni il nostro grazie più sincero per essere testimone di quel sentimento di umanità e solidarietà che ha caratterizzato la nostra gente in quei terribili e dolorosi giorni. Un sentimento che non volevamo si disperdesse e Giovanni si è fatto interprete di questa volontà collettiva».
