(VIDEO) Dove corre la tradizione: Crotone celebra la Fiera del Capo

La Fiera del Capo di Crotone è una manifestazione storica che celebra il profondo legame tra l'uomo e il cavallo, rinnovando ogni anno una tradizione che affonda le sue radici nel passato agricolo e culturale della città...

A cura di Redazione
05 maggio 2025 07:30
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La Fiera del Capo di Crotone è una manifestazione storica che celebra il profondo legame tra l‘uomo e il cavallo, rinnovando ogni anno una tradizione che affonda le sue radici nel passato agricolo e culturale della città. Giunta alla sua 23ª edizione nel maggio 2025, l’evento si è svolto ieri mattina nel piazzale antistante lo stadio Ezio Scida, trasformato per l’occasione in un vivace centro di attività equestri .

Tra i protagonisti, spicca M. Levante del Quarto, una maestosa cavalla di sei anni, alta 196 cm, premiata a Verona come il cavallo più alto. Custodita con affetto da Vincenzo De Leo, M. Levante rappresenta un esempio di dedizione e passione per l’equitazione. Accanto a lei, la bella Tessa, una cavalla di dieci anni appartenente alla scuderia di Salvatore Benincasa, ha attirato l’attenzione dei visitatori, insieme a giovani cavalli di tre anni, simbolo del futuro dell’allevamento equino.

Le premiazioni dell’associazione regionale Engea, rappresentata da Antonio Manetta, si sono svolte alla presenza del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e dell’assessore allo sport, Luca Bossi, che hanno espresso il loro apprezzamento per l’impegno degli organizzatori nel mantenere viva questa tradizione e nel promuovere la cultura equestre nella comunità .

La Fiera del Capo ha offerto anche l’opportunità di parlare dei benefici dell’ippoterapia, sottolineando il ruolo terapeutico dei cavalli nel migliorare il benessere psicofisico delle persone. Inoltre, sono stati organizzati giri a cavallo per adulti e bambini, permettendo a tutti di vivere l’emozione di un contatto diretto con gli animali.

«La Fiera del Capo, dunque, apre tutte le fiere del Marchesato nella provincia di Crotone» – ha dichiarato Antonio Manetta, presidente regionale di Engea. «Un tempo, i commercianti venivano qui per comprare e vendere animali. È una tradizione, sì, ma più di una tradizione: questa è storia.»

Manetta ha poi aggiunto: «Parliamo di una fiera che risale all’Ottocento. Durava quasi una settimana, partiva da Capo Colonna fino a Papanice, e arrivavano persone da tutte le parti del mondo. Qui si trovavano gli animali più resistenti, in particolare i muli: erano considerati i più forti d’Europa. Negli anni ’40 e ’50, venivano apposta a Crotone per acquistare questi muli.»

Oggi, però, il contesto è cambiato. «Allevare un cavallo – spiega Manetta – comporta costi elevati, e ci sono tante pratiche burocratiche: servono microchip, passaporti, codici di stalla… Tutti documenti necessari, certo, ma bisognerebbe essere un po’ più elastici, specialmente quando si tratta di avvicinare i ragazzi al mondo della natura.»

Proprio in questa direzione si muove l’impegno dell’ASD Yeguada di Vincenzo De Leo, presente alla manifestazione con i suoi splendidi esemplari. Tra i giovani protagonisti, anche la giovanissima Chiara Cardone, studentessa di Cirò Marina, per la quale l’equitazione è molto più di uno sport: è una vera e propria ragione di vita.

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