(VIDEO) Crotone, le vacanze estive nella ''Colonia Montedison'': si riaccendono i ricordi

Crotone – La mostra fotografica “Il Tempo delle Colonie Estive” a Crotone rappresenta un viaggio nostalgico attraverso un’epoca in cui le colonie estive erano una parte essenziale dell’infanzia di mol...

A cura di Redazione
03 settembre 2024 07:30
Condividi

Crotone La mostra fotografica “Il Tempo delle Colonie Estive” a Crotone rappresenta un viaggio nostalgico attraverso un’epoca in cui le colonie estive erano una parte essenziale dell’infanzia di molti italiani. Le fotografie esposte non solo rievocano i ricordi di chi ha vissuto quei momenti, ma offrono anche alle nuove generazioni uno spaccato di vita che oggi appare quasi lontano e romantico.

Le immagini mostrano scene di vita quotidiana nelle colonie estive crotonesi: lettini ordinati sulla spiaggia, bambini in costume e grembiulini, momenti di preghiera e visite familiari. Ogni fotografia è un frammento di storia, capace di evocare le sensazioni e le atmosfere di quei giorni: il profumo delle mense, i giochi sulla sabbia, e le risate dei bambini che risuonavano nell’aria estiva.

Noi abbiamo intervistato un “bambino” delle colonie estive, Antero Giuseppe Villaverde, il quale ci ha raccontato quel periodo delle colonie estive, la “Montedison“, e un tempo che non tornerà più ma che, ci ha detto, riproporrebbe. Non solo un momento di svago durante l’infanzia, quando d’estate per i bambini non v’era niente da fare, ma anche un momento in cui stare insieme e condividere delle semplici regole. Antero Giuseppe, per tutti Pino, ci racconta i suoi ricordi accompagni dal cugino Antero Villaverde. “Pino” è stato per anni un operaio della Montedison, e quando lo abbiamo contattato per questa intervista, ci ha raggiunto subito in Piazza della Resistenza.

La storia delle colonie estive a Crotone inizia nel 1918 con l’iniziativa del sottoprefetto Vincenzo Cardamone, che volle offrire cure balneari ai bambini più fragili. Tuttavia, fu solo nel dopoguerra, negli anni ’50, che queste colonie divennero un’istituzione diffusa e amata. La Colonia della POA (Pontificia Opera di Assistenza), o “a colonia du viscuvu” è stata attiva dal 1953 grazie ai fondi del Piano Marshall, è un esempio significativo di questo fenomeno. Qui, i bambini crotonesi trascorrevano le giornate estive sotto la supervisione delle ragazze della Curia, che li accompagnavano al mare e organizzavano pranzi sulla spiaggia. I piccoli partecipanti ricevevano un pantaloncino, una maglietta e un cappellino, e passavano ore felici tra giochi e bagni, prima di tornare a casa nel pomeriggio. Il Comune aveva a disposizione anche la struttura dell’ex Asilo Regina Margherita, vicino l’attuale Orto Tellini, dove si poteva pranzare anche lì dopo il bagno mattutino a mare.

La mostra presso l’atrio del palazzo comunale non è solo un omaggio alla storia delle colonie estive, ma anche un momento di riflessione sul cambiamento della società occidentale. Dagli anni ’70, con il mutare delle dinamiche familiari e sociali, le colonie estive hanno iniziato a perdere la loro centralità, sostituite progressivamente dalle vacanze in famiglia. Tuttavia, le memorie di quelle estati rimangono indelebili, come testimoniano le fotografie esposte.

L’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca Comunale Armando Lucifero offre quindi un prezioso contributo alla conservazione della memoria collettiva, permettendo a tutti di riscoprire e apprezzare un pezzo importante della nostra storia.

Segui CalabriaOk