(VIDEO) Crotone - In tanti al compleanno di Dodò Gabriele, mamma Francesca: "Ragazzi, ribellatevi per una giusta causa. Siate liberi"

Crotone – Ancora oggi, quando in classe viene chiamato l’appello, i bambini rispondono “Presente” quando la maestra cita il nome di Dodò Gabriele. L‘Istituto Margherita ha visto crescere tra i banchi...

A cura di Redazione
17 ottobre 2023 15:30
(VIDEO) Crotone - In tanti al compleanno di Dodò Gabriele, mamma Francesca: "Ragazzi, ribellatevi per una giusta causa. Siate liberi" -
Condividi

Crotone – Ancora oggi, quando in classe viene chiamato l’appello, i bambini rispondono “Presente” quando la maestra cita il nome di Dodò Gabriele. L‘Istituto Margherita ha visto crescere tra i banchi di scuola quell’alunno modello, Domenico, dedito allo studio e amante del calcio. Il suo mito è Del Piero, sognando sia di avere un futuro professionale ma anche di giocare a pallone. Oggi avrebbe compito venticinque anni.

E quel giovedì di 13 anni fa, due proiettili lo strapparono alla vita, a soli undici anni, lasciando il ricordo e la memoria condivisa da parte di papà Giovanni e mamma Francesca. E proprio quest’oggi, festeggiando il suo compleanno, i testimoni di giustizia sono giunti a Crotone, presso il Teatro Apollo, per raccontare alle nuove generazioni chi è Dodò Gabriele e chi sono le vittime innocenti per mano della ‘ndrangheta.

Si è svolta proprio oggi, 17 ottobre, la Giornata della Legalità, l’iniziativa che da diversi anni, viene organizzata per il compleanno del piccolo Domenico Gabriele. Anche oggi una platea gremita di giovani studenti, insegnanti e autorità, lunghi applausi e tanta commozione. Sul palco a presentare l’evento il giornalista Vincenzo Montalcini e Franco Rizzuti, vice presidente dell’associazione Dodò Gabriele e allora dirigente scolastico della scuola che frequentava il nostro concittadino.

A prendere la parola è stata poi mamma Francesca che, commossa, ha aperto il suo cuore: «Siamo onorati di vedervi oggi qui così numerosi, grazie di aver partecipato all’invito nell’evento dedicato al nostro piccolo angelo. Grazie allo Stato che è stato presente per noi e lo è ancora oggi, stiamo vicino alle forze dell’ordine, io dico sempre che dobbiamo sentire e parlare e non voltarci dall’altra parte. Sarà dura in questa battaglia per la legalità, ma dobbiamo far sì che nessuno venga lasciato da solo. Dobbiamo vincere le paure superando gli ostacoli. Dodò è andato via troppo presto, per voi è rimasto solo il ricordo, ma per noi genitori è rimasta solo la rabbia, sofferenza, dolore e  solitudine. Ricordate che la mafia ha tolto la vita a tanti uomini, donne e bambini. I mafiosi non guardano in faccia a nessuno, provocando spargimento di sangue, dolore e sofferenze. Cari ragazzi, leggete e studiate, lavorate sempre con etica e passione, imparate a dire di no e siate ribelli per una giusta causa. Siate forti, coraggiosi e onesti, siate liberi perchè la libertà non ve la deve togliere nessuno».

Commossi tra le lacrime, i genitori di Dodò hanno ricevuto l’abbraccio del Prefetto di Crotone Franca Ferraro: «Questo dolore è impensabile, auguro a tutti noi di non toccarlo con mano, il dolore di questi due genitori c’è. Un dolore che noi rappresentanti delle istituzioni abbiano in modo di fare in modo che non si ripeta per altre famiglie, ragazzi, persone. Il dovere delle forze dell’ordine e delle istituzioni è un dovere morale e sociale, di attestare che lo Stato c’è, e in questo momento cari ragazzi lo Stato c’è anche se a volte questo territorio non ce lo riconosce, ma faremo sempre in modo di prevenire i fenomeni mafiosi», sono state le sue parole dal palco dell’Apollo.

Gli studenti guidati dai loro professori, hanno lavorato sulla figura di Silvia Ruotolo assassinata nel 1997 all’età di 39 anni a Napoli, mentre tornava a casa nel quartiere Arenella, poi di Eddie Walter Max Cosina, Domenico Cannata, Giovanni Ventra, tutte vittime innocenti di mafia. Sono stati presentati i lavori delle scuole sia del territorio provinciale di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, che di Benevento, e l’Istituto Margherita che ha raccontato la storia di Dodò, e il contributo del Liceo Gravina, presente sul palco. Poi a conclusione dell’evento, l’opera dell’attore Giovanni Esposito per ricordare la storia di Teresa Buonocore alla presenza della figlia Alessandra Cuevas.  Teresa Buonocore (Portici, 1959 – Napoli, 20 settembre 2010) è stata una donna italiana vittima della camorra e di femminicidio.

 

 

Segui CalabriaOk