(VIDEO) Crotone, il Vescovo benedice la protesta degli agricoltori: "Sono con voi"

Crotone – Il vento di tramontana soffiava ancora, anche se in maniera più debole, sulla città di Crotone dove, questa mattina, il traffico scorreva ancora lento sulla Strada Statale 106 all’altezza di...

A cura di Redazione
31 gennaio 2024 12:40
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Crotone – Il vento di tramontana soffiava ancora, anche se in maniera più debole, sulla città di Crotone dove, questa mattina, il traffico scorreva ancora lento sulla Strada Statale 106 all’altezza di Passovecchio.

La protesta degli agricoltori non si ferma e continuerà nei prossimi giorni, così come annunciato stamane. E, proprio presso la rotonda, questa mattina l’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina Angelo Raffaele Panzetta si è unito al coro dei lavoratori, portando la propria solidarietà e vicinanza.

Il presule, figli di un operaio dell’Ilva, ha ascoltato gli agricoltori e le loro famiglie, recandosi al presidio insieme alle persone che dirigono gli uffici della Curia, “in modo da fare il briefing di mercoledì qui in mezzo a voi”.

L’Arcivescovo è stato accolto da un lungo applauso dove, sulla rotonda, erano posizionati i frutti della terra e del lavoro dell’uomo, il grano, il pane, e il vino che, quotidianamente, vengono alzati sull’altare per la comunione della terra con quella del cielo. “Noi della curia siamo con voi nella difesa del desiderio di lavorare“, ha detto ai presenti.

Si era già fermato nei giorni scorsi al presidio di Botricello, mentre si recava a Reggio Calabria per la conferenza dei vescovi calabresi, fermandosi lì e condividendo i temi della protesta che imperversa non solo in tutta la Calabria ma anche in Europa. “Poi passando qui dalla 106 vi ho visti più volte, sentendo anche il profumo di ciò che preparate la sera“, ha aggiunto sorridendo ai presenti.

Gli agricoltori erano presenti anche con le loro famiglie. “Io ho ereditato l’azienda da mio padre, faccio il suo stesso lavoro – ha dichiarato Pietro Megnama non credo che mio figlio vorrà svolgere questo stesso mio mestiere”.  “Siamo qui come famiglie per sensibilizzare tutte le autorità, affinchè appoggino in pieno la protesta – ha aggiunto una ragazza – io sono sono figlia e nipote di agricoltori, voglio che questo mestiere abbia un ricambio generazionale”.

Da una parte c’è il caro gasolio e dall’altra la concorrenza dei prodotti europei importati in Italia, indebolendo il lavoro degli agricoltori. “Abbiamo una tradizione ecclesiale come Diocesi calabresi di presenza in mezzo alla gente e stando in mezzo alla gente non potevamo far finta di non vedere quanto sta accadendo nelle nostre città – sono le parole del presule – e sono venuto qui ad ascoltare perchè per conoscere bisogna ascoltare i protagonisti e non sentire ciò che viene riportato, ma ascoltare la viva voce dei protagonisti”.

Sono in gioco le questioni della giustizia e del futuro, ha aggiunto: “Mi ha sorpreso vedere tanti giovani che lavorano in questo settore che stanno immaginando il loro futuro. Se vogliamo che la gente immagini il futuro, la gente deve restare in Calabria con un reddito dignitoso”.

DaniloR.

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