(VIDEO) Bonifica di Crotone, Errigo e MASE incontrano i cittadini: “Nessun colpevole, ma chiarezza e controlli”

Bonifica Crotone: MASE, Errigo ed Eni incontrano i cittadini. Controlli, trasparenza e nuove regole per un territorio che vuole risposte

A cura di Redazione
08 luglio 2025 14:00
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Un confronto aperto con i cittadini, per fare luce sul presente e sul futuro della bonifica di Crotone. Si è tenuto questa mattina, presso la scuola Sandro Pertini, l’incontro promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e dal Commissario Straordinario per la Bonifica, Prof. Gen. B. Emilio Errigo. Un momento di dialogo diretto, a cui hanno preso parte il Prefetto di Crotone Franca Ferraro, il Presidente della Provincia Sergio Ferrari, diversi sindaci della provincia tra cui Vincenzo Voce, rappresentanti delle istituzioni e numerose associazioni e comitati cittadini.

L’obiettivo è stato chiaro: aprire un canale diretto tra istituzioni, Eni e popolazione, rispondere ai dubbi e chiarire le perplessità sulle attività in corso, in particolare sui rischi legati alle polveri sollevate dal cantiere.

All'incontro era presente un gruppo eterogeneo di soggetti interessati, sia locali che regionali – tra cui l'associazione Paidea, i rappresentanti degli Osservatori nazionali sull'amianto di Cosenza e Crotone, il WWF di Crotone, l'Ordine degli Ingegneri di Crotone, l'Arci, Legambiente e le principali sigle sindacali calabresi.

«Noi siamo qui proprio per dialogare con la cittadinanza – ha spiegato Nazareno Santilli, responsabile bonifiche del MASE –. Vogliamo che in questo momento ci siano tutte le risposte alle domande dei cittadini, relativamente ai potenziali impatti delle attività di bonifica. Dopo decenni di attesa, finalmente il processo è partito. È giusto chiarire ogni dubbio: ci sono centraline che misurano in tempo reale le polveri, i dati sono consultabili dall’ARPA. I cittadini devono avere la percezione che le istituzioni sono presenti sul territorio per ascoltare».

Eni, dal canto suo, ha illustrato le misure di messa in sicurezza del sito e le precauzioni adottate per evitare dispersioni di materiali pericolosi. Le preoccupazioni sui rischi ambientali restano, ma l’azienda ha ribadito il pieno rispetto dei controlli previsti.

Stefano Lifone, in rappresentanza di Eni, ha fornito un aggiornamento sulle misure di sicurezza in corso presso l'ex sito industriale di Pertusola a Crotone. Questo sito è stato oggetto di intenso dibattito negli ultimi mesi, soprattutto per il rischio di dispersione di polveri durante le operazioni di scavo e trasferimento dei materiali contaminati. Nonostante le preoccupazioni, Eni ha ribadito la sua rigorosa aderenza a tutti i protocolli di sicurezza

 Lifone ha sottolineato che tutte le azioni di monitoraggio ambientale e di sicurezza sono pienamente operative. Ha evidenziato che l'ex discarica di Pertusola è soggetta a ispezioni continue. Il progetto di bonifica, avviato nel 2018, si fonda su due pilastri principali: un piano di controllo ambientale completo e le vere e proprie attività di cantiere. Nel corso degli anni, il progetto è stato potenziato e aggiornato. 

 Lifone ha dettagliato la logistica del trasporto dei rifiuti, precisando che circa quindici camion operano quotidianamente per mantenere un flusso costante di movimentazione dei materiali. A tutela sia dei cittadini che dei lavoratori, ha spiegato che sono state strategicamente posizionate 18 centraline, sia fisse che mobili, per rilevare eventuali criticità legate alle polveri. 

Il Commissario Emilio Errigo ha voluto ribadire la sua posizione super partes: «Non siamo né da una parte né dall’altra. Le istituzioni devono difendere innanzitutto i cittadini. Io non cerco colpevoli, mi attengo al progetto di bonifica e credo che il PAUR, il provvedimento regionale che prevede il trasferimento dei rifiuti fuori Crotone, sia superabile».

Errigo ha puntato il dito contro le incongruenze di un sistema che, a suo dire, costringe Crotone a pagare un prezzo troppo alto: «È incoerente che da tutta Italia arrivino rifiuti nelle discariche calabresi e che non si possano portare fuori quelli di Eni già presenti qui. Crotone ha già pagato tanto. Io auspico che i rifiuti vengano smaltiti nel rispetto delle normative, sulle discariche autorizzate dalla Regione Calabria, senza far viaggiare tonnellate di scarti per migliaia di chilometri. Siamo qui per vigilare e far rispettare le regole. La salute pubblica viene prima di tutto».

L’incontro segna un cambio di passo nella gestione della bonifica: aprire spazi di dialogo, dare risposte e garantire trasparenza sono stati i temi centrali di una giornata che ha visto istituzioni, cittadini e comitati finalmente seduti allo stesso tavolo.

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