Vertenza Abramo, occupata la Sala del Comune. "Vogliamo solo lavorare come abbiamo sempre fatto"

Alle 9,00 di questa mattina si sono dati appuntamento presso Piazza della Resistenza per cominciare la protesta ad oltranza presso la sala Consiliare del Comune di Crotone. Sì, i dipendenti Abramo ci...

A cura di Redazione
24 giugno 2024 11:01
Vertenza Abramo, occupata la Sala del Comune. "Vogliamo solo lavorare come abbiamo sempre fatto" -
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Alle 9,00 di questa mattina si sono dati appuntamento presso Piazza della Resistenza per cominciare la protesta ad oltranza presso la sala Consiliare del Comune di Crotone.

Sì, i dipendenti Abramo ci rimarranno ad oltranza occupando la sede dell’assise civica per non rimanere in ombra. Le elezioni europee sono passate, con tutto l’arco di parole che hanno sentito dire in questi ultimi mesi, mentre l’estate si preannuncia rovente con una scadenza in testa.

Il Governatore Occhiuto, intanto, pare che abbia ottenuto una proroga della Tim per almeno un mese, come confermato questa mattina dal primo cittadino di Crotone Vincenzo Voce, ma il futuro dei seicento lavoratori è incerto. Alcuni prospettano la cassa integrazione fino a dicembre, ma Crotone e la sua provincia sono terra bruciata: non c’è lavoro.

Qualcuno ha già abbandonato l’attività presso Abramo, altri stanno cercando altra occupazione. Qualcuno è ottimista, ci dice, aspettando prima che finisca tutto. Qualcuno è pessimista, invece. “L’Attenzione sia alta sulla vertenza Abramo, perché non riguarda solo Abramo, ma sono soldi che si riversano sulla città”, ha dichiarato stamane una dipendente. Prima di occupare la Sala Consiliare, alcuni dipendenti hanno affisso sul balcone del palazzo dell’ente comunale due striscioni, che reclamano il diritto al lavoro e spiegano ai cittadini lo stato delle cose.

I lavoratori Abramo, che hanno iniziato appunto l’occupazione della Sala Consiliare ad oltranza, sono stati accolti dal sindaco che ha confermato il mese di proroga Tim annunciato da Occhiuto.Si parla di rinnovo ma a noi non è arrivato nulla – ha detto conciso un lavoratore – da noi nessuno ne sa nulla”.

I dipendenti, dunque, sono ancora in attesa che un tavolo presso il Ministero sia convocato, mentre “i parlamentari calabresi latitano, sono fantasmi“, ha detto qualcuno. Le parole sono state tante in questi mesi, mentre adesso chi da tanti anni ha reso grazie un’azienda, come quella Abramo, aspetta una risposta, “mentre occupiamo questa sala l’attenzione non deve scemare. Noi vogliamo continuare solo quello che stiamo facendo da venti anni, lavorare“.

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