(VIDEO) «Un mare di aiuto»: al via le campagne di Citizen Science a Capo Rizzuto per proteggere la biodiversità

Citizen Science a Capo Rizzuto: parte MOCAR, cittadini in mare per monitorare la biodiversità e proteggere un tesoro unico

A cura di Redazione
14 luglio 2025 12:43
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L’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto apre le porte a residenti e turisti per diventare «scienziati per un giorno». Grazie al progetto MOCAR (Monitoraggio e Caratterizzazione della Biodiversità attraverso l'uso di Tecnologie Innovative), nei weekend del 16-17 e 23-24 luglio, tutti potranno contribuire a monitorare e tutelare un ecosistema unico nel Mediterraneo.

Il progetto, presentato questa mattina presso il palazzo della Provincia di Crotone dal presidente Sergio Ferrari, dal sindaco di Isola di Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga, dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce, da PierFrancesco Cappa per l’Area Marina Protetta e da Saverino De Leo di 3D Research s.r.l., unisce ricerca scientifica, tecnologia d’avanguardia e coinvolgimento civico.

Sergio Ferrari, presidente della Provincia di Crotone, ha sottolineato l’importanza di MOCAR: «MOCAR è un progetto importante perché parte con attività di sperimentazione, di studio e arriva adesso proprio nella fase più importante: la sperimentazione a mare. È fatto in sinergia con la 3D Research, con ISPRA, e ci consentirà di monitorare, raccogliere dati, elaborare mappe e migliorare gli indicatori ecologici dell'area marina protetta. Non si limita solo a terra ma anche a mare, con sistemi robotici subacquei, l'intelligenza artificiale e attività che rendono più consapevole il territorio, coinvolgendo i cittadini. L'ente Provincia continua a tenere altissimo il livello di attenzione su questa area marina protetta, unica in Italia e forse seconda in Europa, con i suoi 40 chilometri di costa e 15 mila ettari di estensione. Proviamo a mettere in campo tutte le azioni, compreso intercettare risorse finanziarie del PNRR: in questo caso circa 200 mila euro per un'attività che durerà 24 mesi. Grazie a questi fondi abbiamo già installato sistemi di boe smart intelligenti e continuiamo a confrontarci con il Ministero dell'Ambiente e ISPRA, perché c’è sempre più bisogno di ricerca scientifica e risorse».

A fargli eco Maria Grazia Vittimberga, sindaca di Isola di Capo Rizzuto:«Il comprensorio di Isola Capo Rizzuto ne beneficia perché negli anni è aumentata la consapevolezza di avere un’area marina protetta su tutta la costa. Col tempo si è avuta una maggiore sensibilità da parte dei cittadini verso l’ambiente e il mare, nel rispetto della biodiversità. Il ritorno per la cittadinanza è stato significativo in termini di rispetto ambientale ed ecosostenibilità».

PierFrancesco Cappa, dell’Area Marina Protetta Isola, ha evidenziato l’importanza di fare rete: «L’area marina protetta è un contesto ma oggi si guarda tutto in maniera globale e sistemica. Dal 2021, grazie all’amministrazione Ferrari, abbiamo promosso collaborazioni con l’UNICAL, con due dipartimenti – tecnologia e archeologia – con l’Università Bicocca per la geologia marina, con ISPRA, CNR, ISMA e altri enti nazionali. Partecipiamo tutti insieme per tutelare un bene comune».

Saverino De Leo, di 3D Research s.r.l., ha ribadito l’approccio innovativo e inclusivo del progetto: «L’obiettivo di questo progetto è sviluppare tecnologie per le esigenze specifiche dell’area marina protetta ma anche renderle accessibili a tutti. Non solo ai tecnici, ma alla cittadinanza, che può così fruire di queste tecnologie e supportare il loro sviluppo. In questo modo si rafforza la consapevolezza dell’importanza dell’ambiente marino per tutta la comunità».

Il progetto MOCAR dimostra come la tutela del mare passi dalla scienza condivisa, mettendo insieme enti, istituzioni, tecnologia e cittadini per proteggere una delle aree marine più preziose d’Italia.

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