Un estate di successi: il crotonese Franco Eco protagonista in Italia e all'estero
Un periodo di grandi soddisfazioni quello che vede protagonista ancora una volta il maestro crotonese, Franco Eco. Da Crotone è partito da giovanissimo riuscendo ad arricchire opere italiane e interna...

Un periodo di grandi soddisfazioni quello che vede protagonista ancora una volta il maestro crotonese, Franco Eco. Da Crotone è partito da giovanissimo riuscendo ad arricchire opere italiane e internazionali..
A parlarci dei suoi nuovi lavori è lui stesso, in un racconto minuzioso di fatti.
Le sue musiche hanno arricchito opere come “E buonanotte” e “Tenebra”, quali sono state le difficoltà riscontrate?
«Quando ti prepari a scrivere le musiche per un film cerchi di immergerti in una dimensione parallela, in cui la sfida più grande è isolarsi dal contesto del mondo contemporaneo, dai problemi e dalle futili distrazioni. Qualsiasi forma di disciplina impone un rigore di metodo. Gli attori ad esempio usano “il metodo Stanislavkij”, poi c’è il “metodo Montessori” per l’educazione e così via. Il metodo per saltare musicalmente dalla commedia all’horror, o l’indagine per poterlo fare, appare ovvia per tutti i compositori, ovvero aggrapparsi a Theodor Adorno il quale sosteneva che la musica è troppo “precisa” per lasciare campo alla polisemia».
Il Covid-19 è ancora tra noi, come sta venendo fuori dalle difficoltà il mondo del Cinema e della Musica?
«Sono due mondi che in qualche modo si rincorrono nell’esperienza e ci fanno riflettere di quanto sia importante l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. Il Covid ha accelerato una strada che il cinema stava già percorrendo, diversamente dalla musica che ha fatto le analoghe esperienze iniziando vent’anni fa con il peer to peer, Napster, etc».
Lei è un talento ancora giovane, un crotonese che ha fatto parlare di Crotone in Italia e all’estero. Quale consiglio vuole dare ai giovani che vogliano avvicinarsi a questo mondo?
«Di lasciare la Calabria il prima possibile, di scegliere dei maestri e seguirli nelle loro strade che portano lontano, e poi fare ritorno a casa come medici, insegnati, artisti, ingegneri, politici e aiutare la propria terra con gli strumenti appresi fuori. Nel campo della diplomazia culturale, che ho maturato soprattutto in Africa, ho sempre teso per una politica volta nell’acquisire esperienza oltre i propri confini, per poi farvi rientro come costruttori. Ad esempio, alcuni giovani artisti beninesi di un progetto internazionale che ho seguito qualche anno fa, dopo diversi mesi di residenza artistica in Italia, in un vortice di esperienze tra musica e teatro, hanno aperto una delle prime scuole di musica del loro paese».
Ritornando a “E buonanotte” e “Tenebra” come stanno andando queste opere e sopratutto quali sono le aspettative?
«Dopo l’uscita al cinema ad aprile il film “E buonanotte” è attualmente in programmazione su Sky Primafila. “Tenebra” invece si trova ancora al cinema nei circuiti UCI e TheSpace e questa estate vedremo entrambi i film in diverse arene estive in giro per l’Italia. Inoltre saremo in promozione radio per tutta l’estate con il singolo “Ehi sai cosa c’è” di Erik, brano inserito nella colonna sonora del film “E Buonanotte “. Su Spotify e su YouTube è possibile ascoltare sia le colonne sonore dei film che il videoclip di Erik».
L.V.