Tirocinanti calabresi, primi passi verso la stabilizzazione. Ma restano esclusi e incognite
Alla Cittadella confronto tra Regione e sindacati: 1.765 stabilizzazioni avviate, focus su esclusi, over 60 e Comuni in dissesto

Alla Cittadella regionale si è svolto un incontro tra la Regione Calabria, rappresentata dal presidente Roberto Occhiuto e dall’assessore Calabrese, e le principali sigle sindacali, tra cui NIdiL e CGIL Calabria, per fare il punto sulla vertenza dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS).
Secondo i dati aggiornati forniti durante la riunione, sono 251 i Comuni calabresi che hanno inviato atti formali di stabilizzazione, per un totale di 1.575 tirocinanti coinvolti. A questi si aggiungono 190 lavoratori impiegati presso ASP e Parchi regionali, portando a 1.765 il numero complessivo di persone già coperte da una delibera.
Non tutti i Comuni, però, sono nella stessa situazione: 39 sono in attesa del via libera da parte della COSFEL, mentre 202 possono procedere subito. Dieci delibere sono ancora sotto esame da parte degli uffici regionali, per verificarne la conformità.
L’incontro ha segnato anche l’avvio ufficiale della seconda fase del percorso: i Comuni saranno affiancati dai Centri per l’Impiego per completare le procedure selettive. Non sarà possibile effettuare assunzioni dirette, ma si dovrà seguire la procedura prevista dalla legge nazionale, che prevede avvisi pubblici gestiti dai CPI. Gli enti potranno indicare i profili richiesti e valorizzare l’esperienza pregressa dei tirocinanti.
Finanziamenti e nuovi scenari
Confermata l’erogazione del contributo regionale di 54.000 euro per lavoratore su quattro anni, a cui si aggiungono 5 milioni di euro già stanziati dallo Stato. La Regione ha annunciato che lavorerà per ottenere nuove risorse nella prossima legge di bilancio.
I nodi ancora da sciogliere
Restano fuori dal percorso di stabilizzazione circa 700 tirocinanti. Si tratta in gran parte di lavoratori non coperti da delibere comunali, o impiegati in scuole ed enti privati. Per loro si apre una fase formativa mirata a potenziare le competenze in vista di possibili contratti futuri, in particolare nei settori della manutenzione del territorio e dei servizi socio-sanitari.
Particolare attenzione anche alla posizione dei lavoratori over 60 che non hanno ancora raggiunto i requisiti pensionistici. Secondo NIdiL CGIL Calabria, in diversi casi i fondi disponibili potrebbero permettere assunzioni stabili a tempo indeterminato.
Comuni in difficoltà finanziaria e vertenze aperte
Per i Comuni in dissesto o in piano di riequilibrio, che non possono ancora deliberare, è stato fissato per fine settembre un incontro con il Ministero dell’Economia. Intanto, la Regione ha confermato che chi non ha ancora attivato tirocini potrà farlo con le stesse condizioni offerte agli altri enti.
Durante l’incontro si è tornati anche sulla vertenza ex LSU/LPU, ancora lontana dalla piena risoluzione. La Regione avvierà una ricognizione comune per comune per valutare il fabbisogno economico utile a garantire il tempo pieno a tutti i lavoratori interessati.
Nuovi strumenti in arrivo
Per il prossimo autunno è prevista l’attivazione dello zainetto lavoro per l’autoimpiego e sono in fase di studio anche eventuali misure di buonuscita economica per chi termina il tirocinio. La Regione ha inoltre garantito il pagamento delle mensilità arretrate.
Infine, è stato annunciato l’avvio di un tavolo dedicato alla misura OIKOS, che si concentrerà sulla formazione professionale in ambito edile, in collaborazione con gli enti bilaterali e le sigle di categoria. Un’opportunità importante, considerando i grandi cantieri pubblici in arrivo sul territorio calabrese.
CGIL e NIdiL si sono dette pronte a continuare il confronto, mantenendo alta l’attenzione sulla vertenza e sostenendo i lavoratori in ogni passaggio del percorso.