Tari, inammissibile il ricorso del Comitato Tufolo-Farina

Tari – Così scrive il presidente del Comitato Tufolo-Farina Alfonso Gaetano_ Lo scorso 8 giugno c’è stata notificata la sentenza sul ricorso Tari 2021 presentato in Commissione Tributaria Provinciale...

A cura di Redazione
12 giugno 2023 09:30
Tari, inammissibile il ricorso del Comitato Tufolo-Farina -
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Tari – Così scrive il presidente del Comitato Tufolo-Farina Alfonso Gaetano_ Lo scorso 8 giugno c’è stata notificata la sentenza sul ricorso Tari 2021 presentato in Commissione Tributaria Provinciale di Crotone, dove il ricorso è stato dichiarato inammissibile per un vizio formale. “Mi lascia stupefatto la motivazione addotta dal collegio giudicante circa la mancata data della relata di notifica dell’atto, fra l’altro scritto finanche a penna, che a parer dei Giudici, a causa di questa carenza non sono stati in grado di stabilire se il ricorso era stato presentato nei termini previsti”.

Eppure, ci sono state delle udienze dibattimentali, dove da parte dei Giudici non era stato sollevato questo vizio, che sarebbe stato sicuramente rimosso in sede d’udienza. Si ricorda, che il ricorso verteva sulla possibilità di pagare la Tari 2021 al 40% per come previsto dalla legge 147/2013 articolo 1 comma 657.

Un ricorso articolato in 19 pagine, dove gli stessi giudici hanno avuto modo, senza entrare nel merito, di affermare, cito testualmente: “ Sussistono valide ragioni, alla luce della complessiva valutazione della vicenda processuale, delle argomentazioni e della documentazione prodotta dalle parti, per compensare interamente fra le parti le spese di giudizio.”

“Tradotto, in gergo meno giuridico, visto che la documentazione era stata prodotta solo da noi, si ringrazia il vizio di forma che è stato riscontrato”.  Non riesco a dare altra lettura al di fuori di questa.

Tuttavia, resta il grave danno creato alla cittadinanza, che nonostante un servizio di pulizia della città, che all’epoca dei fatti era abbastanza discutibile, visto gli accumuli d’immondizia avuto per le strade in quei giorni, e per un problema non imputabile sicuramente ai cittadini, ci ritroviamo difronte al mancato riconoscimento di un sacro santo diritto, cioè: pagare il tributo in cambio di un servizio adeguato come previsto non solo dalla legge che la Tari l’ha istituita, ma, anche da tutte le direttive Arera in materia di raccolta e smaltimento.

Si ricorda, a chi ci amministra, che non è colpa dei cittadini se non viene effettuata la raccolta differenziata in città, modalità che avrebbe garantito un risparmio in bolletta a tutti i cittadini onesti che invece quest’anno si ritroveranno un serio aumento in bolletta. “ Come dire: dopo il danno pure la beffa”.

Ad ogni modo, ritengo ci siano chiare responsabilità politiche nella strategia di difesa messa in campo dal Comune, linea di difesa che difronte ad una eventuale sentenza favorevole ai cittadini, avrebbe
destabilizzato il Bilancio Comunale con il rischio di un dissesto finanziario per il Comune di Crotone. Un rischio, che doveva essere evitato fin da subito, trovando, soluzioni stragiudiziali che avrebbero soddisfatto da una parte i cittadini, e dall’altra non avrebbe creato danni alle casse comunali.

I cittadini, “onesti”, quelli che i tributi li pagano, farebbero bene a stare più attenti alle tematiche che interessano l’economia delle loro famiglie, che sappiamo tutti non essere floride nella nostra Città, senza demandare ad altri la soluzione dei problemi, ma impegnandosi in prima persona alla risoluzione degli stessi. E, quella sulla tariffazione Tari è una problematica piuttosto seria.

In conclusione, dopo un primo momento di vero sconforto, e dopo aver pensato di non proseguire una
battaglia che sembra non interessare nessuno, valuterò con il legale, qualora vi fossero i presupposti, di ricorrere in appello per far valere le ragioni, le mie, e quelle di un quartiere che ha la necessità di essere attenzionato da un’intera classe politica disattenta

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