Successo per la "Commedia Kriminale", dedicata ai giornalisti uccisi dalle mafie
Come le commedia di Eduardo che fanno ridere, ma poi fanno riflettere solo dopo aver visto l’opera, così è stato ieri sera per i giornalisti crotonesi diretti da Rodolfo Calaminici: durante ogni scena...

Come le commedia di Eduardo che fanno ridere, ma poi fanno riflettere solo dopo aver visto l’opera, così è stato ieri sera per i giornalisti crotonesi diretti da Rodolfo Calaminici: durante ogni scena della “Commedia Kriminale – Santi i gghiesa e diavuli i casa” scritta da Massimo Giacinto Carvelli, il pubblico infatti rispondeva alle battute in due ore e mezza di risate, e poi tante riflessioni grazie ai personaggi proposti sul palco.
Sì, i giornalisti di Crotone hanno proposto anche quest’anno una commedia per scopi benefici, questa volta inscenando l'”affiliazione” alle società della malavita, con tanto di “battesimo” e un matrimonio per porre fine alla faida tra due famiglie. Mentre un politico bussa alla porta di un boss per chiedere pieno appoggio per le elezioni, sul palco vi è stato un gran via vai di personaggi, tra cui San Michele Arcangelo e la Madonna che osservano le condotte degli uomini (spesso non capendo perchè scelgano determinate azioni) che hanno sì ironizzato sulle mafie, ma hanno dato un messaggio chiaro e di vicinanza alle forze dell’ordine che svolgono il loro mestiere nel contrasto alla criminalità.
Lo ha detto più volte l’autore Carvelli: “Noi giornalisti con il nostro lavoro raccontiamo, ma vogliamo che sia ben chiaro da che parte stare, dalla parte di chi combatte la criminalità“. E sul palco c’è stato l’arresto del boss, con il messaggio proposto al termine dell’opera da tutti i giornalisti crotonesi alzando i cartelli con i nomi dei giornalisti e delle giornaliste uccisi ed uccise dalle mafie. A loro infatti è stata dedicata la seconda commedia proposta dai giornalisti crotonesi, i quali hanno esposto sul palco lo striscione che recitava che “le mafie sono una montagna di merda“.
Risate in un successo di pubblico, e i biglietti per la replica del 12 giugno verso il sold out, e la riflessione maturata dalle persone che sono accorse presso la Villa Comunale sul fenomeno mafioso, che entra nella vita della gente, mutando il tessuto sociale e determinando rapporti.
Anche questa volta l’intero incasso è stato devoluto in beneficienza, questa volta per l’acquisto di un nuovo mezzo a quattro ruote per l’Unitalsi sottosezione di Crotone. Sul palco, dunque, il presidente Carlo Garofalo ringraziando tutti coloro che hanno contribuito all’acquisto del pulmino perchè “il miracolo è avvenuto“. E c’è ancora speranza su questa terra, “credo negli esseri umani” è il ritornello della canzone di Marco Mengoni che ha accompagnato la chiusura dello spettacolo. “Il coraggio di essere umani”.
