Su Disney+ 'The Good Mothers', la serie su Lea e Denise Garofalo

Appena conclusa la presentazione della nuova serie originale italiana targata Disney+, vincitrice della prima edizione Series alla Berlinale e dal 5 aprile su Disney+.Presente alla premiere dei primi...

A cura di Redazione
07 aprile 2023 22:00
Su Disney+  'The Good Mothers', la serie su Lea e Denise Garofalo - Simone Saporito
Simone Saporito
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Appena conclusa la presentazione della nuova serie originale italiana targata Disney+, vincitrice della prima edizione Series alla Berlinale e dal 5 aprile su Disney+.

Presente alla premiere dei primi due episodi presso il Cinema The Space di Roma, il Sindaco di Petilia Policastro  Simone Saporito, la Sottosegretaria alla Cultura On. Lucia Borgonzoni, l’On. Marianna Madia già Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione oltre alle star del cinema italiano, gli autori della serie, i produttori ed il regista.

Basata su una storia vera, “The Good Mothers” ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘Ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘Ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘Ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. “The Good Mothers” segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

Diretto da
Julian Jarrold ed Elisa Amoruso

Prodotto da
Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions ; Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside.

Cast
Gaia Girace, Valentina Bellè, Barbara Chichiarelli, Francesco Colella, Simona Distefano, Andrea Dodero, Micaela Ramazzotti

Tutto parte dalla storia vera della scomparsa nel 2009 di Lea Garofalo (Micaela Ramazzotti), che aveva testimoniato contro il marito Carlo Cosco (Francesco Colella) per iniziare una nuova vita con la figlia Denise (la Gaia Girace de L’amica geniale). Man mano che il magistrato Anna si addentra nella ‘ndrangheta, scopre le drammatiche vicende di Giuseppina Pesce (Valentina Bellè) e Concetta Cacciola (Simona di Stefano), due donne molto diverse, ma con la stessa voglia di ribellarsi.

Il Sindaco Simone Saporito alla presentazione a Roma ha esplicitato i sentimenti più sinceri di apprezzamento e felicità, rilevando l’importanza sociale, culturale e mediatica che tale uscita pubblica avrà sicuramente nelle comunità, in modo particolare per la Città di Petilia Policastro, al cui interno si trova la Frazione Pagliarelle, che ha dato i natali a Lea e dove ha vissuto tanti anni di vita; “nonché l’opportunità che questo progetto, questa uscita televisiva possa rappresentare un’occasione di riscatto per tutte quelle persone e quelle realtà che, attraverso la storia di Lea, possano riprendere in mano la propria vita e farne un capolavoro”.
“Sono orgogliosa di aver interpretato un personaggio straordinario come Lea Garofalo che è riuscita a trasmettere i suoi valori e il suo coraggio anche alla figlia che, a sua volta, proprio come lei ha testimoniato. Lei ci ha messo la faccia, purtroppo non ce l’ha fatta. Spero che questa serie dia il coraggio di ribellarsi alla violenza di certi ambienti feroci” dice la Ramazzotti a Roma alla presentazione di THE GOOD MOTHERS.
Mentre Gaia Girace che interpreta Denise, sua figlia, fa un parallelo con L’AMICA GENIALE: “Lì c’era la camorra e il solo punto di vista maschile, c’erano armi e droga. Qui le cose si sono ribaltate, ci sono le donne in guerra e c’è anche, mi auguro, un messaggio di speranza. E poi – continua – Denise rispetto al personaggio di Lila ha voglia di sradicare un sistema, ha voglia di rivalsa. È una che non si piega”.

Racconta Valentina Bellè della sua esperienza in Calabria per prepararsi al ruolo di Giuseppina Pesce: “Una signora alla quale ho chiesto della ‘ndrangheta, mi ha subito detto scocciata: ‘ancora questa storia, non esiste’. Poi, dopo un po’, si è invece lamentata nel dire che lo Stato aveva abbandonato i suoi compaesani: ‘Qui non abbiamo nulla, neppure il sindaco e il prete’. È comunque un sistema difficile da sradicare – continua l’attrice – e capisco più chi ci si adegua che chi lo combatte “.

Per Barbara Chichiarelli, il pubblico ministero Anna Colace, “la forza di questa serie sta nel fatto che la ‘ndrangheta è presente in tutto il mondo, anche in Valle d’Aosta, circoscriverla alla sola Calabria è sbagliato. Spero che questo possa far riflettere tutti”.
Dice, infine, Elisa Amoruso, regista degli ultimi tre episodi, del significato universale di questa serie che arriverà in 75 paesi: “È vero, in una storia così ci si possono riconoscere anche le donne iraniane e comunque tutte le donne in lotta con il patriarcato, è davvero una storia universale”.

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