Steccato di Cutro, Occhiuto: «Pronto a incontrare i familiari delle vittime»

Steccato di Cutro – “Abbiamo raccolto in una Glass House i resti del naufragio, i segni di questa tragedia, perché la Calabria non ha dimenticato“, ha dichiarato questa mattina il governatore della C...

A cura di Redazione
26 febbraio 2024 17:25
Steccato di Cutro, Occhiuto: «Pronto a incontrare i familiari delle vittime» -
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Steccato di Cutro – “Abbiamo raccolto in una Glass House i resti del naufragio, i segni di questa tragedia, perché la Calabria non ha dimenticato“, ha dichiarato questa mattina il governatore della Calabria Roberto Occhiuto appena giunto nella città di Cutro, davanti la Chiesa dell’Annunziata, dove è stata inaugurata l’opera “Glass House” composta coi resti della Summer Love e composta dall’Artista Antonio La Gamba.

Sono orgoglioso di governare una Regione come la Calabria che lo scorso anno ha dimostrato all’Italia e all’Europa la sua solidarietà verso i migranti – ha dichiarato Roberto Occhiuto una terra che è sempre solidale e ogni giorno ne sbarcano tantissimi sulle nostre coste, e i sindaci e le comunità locali li accolgono sempre con spirito di solidarietà“.

La “Glass house” esposta oggi in Piazza Di Bona a Cutro rappresenta oggetti quotidiani di famiglie normali, di colpo scomparse, inghiottite dal mare, inaugurata stamani a Cutro dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e dal sindaco di Cutro Antonio Ceraso nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione per commemorare, a un anno esatto dalla tragedia, le vittime del naufragio.

Vivere in un paese dove non c’è la fame e non c’è la guerra è una fortuna che non legittima nessuno a ritenersi proprietari di questa terra e quindi inospitali verso chi scappa da guerra e fame – ha continuato il presidente della Regione CalabriaOggi la Calabria si presenta per quello che è, una regione straordinariamente solidale che non ha mai fatto polemica sui migranti. Abbiamo voluto organizzare un’iniziativa che dà protagonismo alle emozioni che hanno un potere più forte delle parole e sicuramente lo hanno molto più forte delle polemiche”.

Intanto i familiari delle vittime di Steccato di Cutro hanno accusato le istituzioni per la promessa mancata di essere riuniti con i propri familiari ancora nei campi profughi:Io sono disposto a incontrare i familiari in ogni momento, anzi mi metto a disposizione con il mio ruolo istituzionale per capire se c’è un equivoco o un problema vero, lo faccio volentieri, sono disponibile a ogni incontro che serva a chiarire”, ha concluso.  Poi è seguito poi un momento di preghiera con la comunità islamica marocchina presente a Cutro e, presso la Chiesa delle Monachelle, la giornata commemorativa è proseguita con “Orazione”, parte del “Progetto Metamorfosi”, a cura della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti che ha promosso la costruzione di strumenti musicali da parte di persone detenute nel carcere di Opera a Milano, con i legni delle barche dei migranti di Lampedusa.

Orazione unisce “Il Canto del legno” di Nicola Piovani, composto per il primo violino, costruito con i legni delle barche dei migranti e il testo “Memoria del legno” di Paolo Rumiz, per raccontare e testimoniare con la musica e la parola questa enorme tragedia dei nostri tempi che vede il Mediterraneo non più come il mare dell’incontro di culture ma cimitero di speranze negate.

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