Rossano - Convegno su tutela e diritti delle vittime secondarie di reato

Un incontro per dare voce e sostegno a chi soffre in silenzio, tra testimonianze dirette, esperti e iniziative di tutela

A cura di Redazione
25 luglio 2025 14:00
Rossano - Convegno su tutela e diritti delle vittime secondarie di reato -
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Rossano - Quando la giustizia si inceppa tra i meandri del rito e le istituzioni smettono di ascoltare, restano i volti e le parole di chi ha subito violenza nella propria vita e nei legami: madri che hanno perso i figli, donne sopravvissute a tentativi di femminicidio, familiari che condividono una sofferenza senza aver commesso alcun reato. Queste voci – spesso incrinate dall’emozione, mai domate – saranno protagoniste del convegno “Tutela, diritti e bisogni delle vittime di reato – percorsi sociali, psicologici e giudiziari affrontati dalle vittime”, in programma mercoledì 30 luglio alle 19.30 nell’anfiteatro “Rino Gaetano” di Rossano. L’evento è promosso dall’Associazione Libere Donne con il patrocinio del Comune di Corigliano-Rossano e del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato.

Dopo il saluto del sindaco Flavio Stasi e l’introduzione di Filippo Sestito (ARCI, referente antimafia sociale), il convegno sarà animato da testimonianze dirette. Moderatrice Fabrizia Arcuri, insieme a Caterina Villirillo, Maria Grazia Chiarello e Valeria D’Arca, racconterà le difficoltà quotidiane di chi, oltre al trauma iniziale, affronta l’assenza di protezione, il silenzio delle istituzioni, la solitudine dopo la denuncia e la lenta dissoluzione dei propri diritti in attesa di una sentenza definitiva. Sono storie che chiedono allo Stato di non voltarsi dall’altra parte.

Accanto a loro interverranno il magistrato Anna Caputo, l’avvocato e Garante regionale per le vittime di reato Antonio Lomonaco, lo psicologo-criminologo Sergio Caruso, l’educatrice Pasqualina Florio, l’avvocato Marinella Grillo, il legale di Libere Donne Giorgio Tricoli e la segretaria di V.E.S.C.A. Luigina Diletto. Le conclusioni saranno affidate all’attivista sociale Giuseppe Maringolo.

Un intermezzo artistico, a cura di Morena Avena con la ASD Dance Project, utilizzerà il linguaggio del corpo per esprimere ciò che spesso le parole non riescono a dire.

Quella di Rossano è la prima tappa di un percorso che attraverserà la Calabria e l’Italia, con l’obiettivo di creare una rete di solidarietà e tutela, e di sollecitare una legge che riconosca le vittime secondarie, garantisca assistenza psicologica e risposte rapide, soprattutto quando sono coinvolti minori a cui è stato già negato il futuro.

All’iniziativa collaborano l’Associazione V.E.S.C.A., Formazione Promethes Calabria e numerosi partner privati, convinti che il dovere di proteggere non si esaurisca nei tribunali.

«Dopo la denuncia non deve esserci un deserto – afferma Caterina Villirillo, fondatrice di Libere Donne – ma una comunità che sappia accogliere chi soffre. Le storie che ascolteremo dimostrano che il dolore può diventare forza collettiva, a patto che lo Stato smetta di essere spettatore e diventi finalmente alleato».

L’ingresso è libero. 

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