Ragazze e materie scientifiche, la parola alla dirigente del Guido Donegani
Crotone – Chi conosce bene le qualità “scientifiche” delle giovani studentesse è la professoressa Laura Laurendi, dirigente scolastica dell’Istituto Guido Donegani che ormai da anni accoglie una congr...

Crotone – Chi conosce bene le qualità “scientifiche” delle giovani studentesse è la professoressa Laura Laurendi, dirigente scolastica dell’Istituto Guido Donegani che ormai da anni accoglie una congrua platea femminile grazie soprattutto all’ottima attività che la scuola mette in campo per orientare al meglio ragazze e ragazzi. L’I.T.I. Donegani è l’ Istituto Tecnico Tecnologico tra i migliori della Regione Calabria. Una scuola storica le cui lontane origini risalgono al 1919. In questi lunghi anni la scuola ha saputo e dovuto reinventarsi spesso. In passato era un istituto prettamente maschile poi, nel tempo, l’impegno di presidi prima e dirigenti poi, insieme a docenti e collaboratori, si è trasformata in un istituto innovativo con un’offerta formativa che è riuscita a conquistare studenti e studentesse.

Dirigente, cosa scelgono le ragazze al Donegani?
In questi anni spiega abbiamo messo in campo, grazie al Pnrr, una progettazione per promuovere e orientare le studentesse alle Stem. Di fatto è vero che c’è una diminuzione di partecipazione nell’indirizzo di elettronica ed elettrotecnica ma per l’informatica, ad esempio, il numero sta aumentando. Per quanto riguarda l’indirizzo Chimico e Biotecnologia c’è invece una forte prevalenza femminile. Ovviamente è fondamentale un percorso di orientamento.
Ci sono effettive disparità di apprendimento delle discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e i relativi corsi di studio?
Per quanto mi riguarda al Donegani c’è un’ottima popolazione femminile, certamente le nostre studentesse sono motivate. Ecco perché la scuola secondaria di primo grado dovrebbe essere più incisiva in fase di orientamento. Quelle che arrivano sono convinte, sanno già quello che vogliono. Tante ragazze sono riuscite a proseguire anche gli studi superando i test di Scienze Infermieristiche, ad esempio, ma anche in ambito chimico poi qualcuna, ma non tantissime, si dedica all’area informatica.
Un consiglio ai genitori e alle ragazze? Soffermatevi prima di tutto sull’orientamento e sulla formazione, informatevi sui percorsi che si possono aprire anche per le ragazze anche in ambito scientifico. A questo proposito coinvolgerermo l’onorevole Amalia Bruni la scienziata calabrese di fama internazionale, proprio per parlare di questi percorsi da aprire alle donne sollecitando così di più le studentesse. Il suo è un impegno costante che coinvolge direttamente i ragazzi. Sì, un nostro gruppo di studentesse è stato anche a Roma, a Castel Gandolfo, con la Fondazione Eni per fare orientamento alle discipline Stem.
V. R.