Pugliese (Istituto S.Anna): «Anche qui è possibile una sanità d’eccellenza»

É il 1986, a Crotone nasce, nella sua attuale configurazione, l’Istituto S. Anna. Oggi, a distanza di 38 anni, la struttura è divenuta un’eccellenza della sanità calabrese che attrae pazienti da tutta...

A cura di Redazione
12 febbraio 2024 12:30
Pugliese (Istituto S.Anna): «Anche qui è possibile una sanità d’eccellenza» -
Condividi

É il 1986, a Crotone nasce, nella sua attuale configurazione, l’Istituto S. Anna. Oggi, a distanza di 38 anni, la struttura è divenuta un’eccellenza della sanità calabrese che attrae pazienti da tutta Italia. Ne abbiamo parlato con l’amministratore unico, il dr. Giovanni Pugliese.

Di cosa si occupa l’Istituto S. Anna?

L’Istituto S. Anna è una casa di cura privata, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, altamente specializzata nella riabilitazione di pazienti affetti da alcune delle più complesse patologie in ambito neurologico e ortopedico. Nella struttura vi è un’area di alta specialità, costituita dall’Unità di Risveglio e dall’Unità Gravi Cerebrolesioni, ed un’area di riabilitazione intensiva con unità operative  dedicate alla cura di pazienti con esiti da malattie neurologiche ed ortopediche. Presso la sede di Poggio Pudano è inoltre ubicata la Unità Operativa di Lungodegenza Specializzata per lo Stato Vegetativo. Tale Unità Operativa è dedicata ai pazienti che dopo le cure intensive non hanno recuperato in toto le attività di coscienza. Il percorso riabilitativo dei pazienti, siano essi provenienti da unità operative per acuti o dal domicilio, può avvenire anche con la Riabilitazione Neurologica e Ortopedica in regime di Day Hospital. Infine, anch’esso situato nella sede di Poggio Pudano, è attivo un Ambulatorio Polispecialistico che offre una serie di prestazioni sanitarie di alto livello, volte alla cura, alla prevenzione e alla diagnosi precoce, assicurando ai pazienti un trattamento efficace e personalizzato. Sono presenti le seguenti specialità: Cardiologia, Fisiatria, Medicina dello Sport, Neurologia, Neuropsicologia e Psicoterapia. Radiologia, Neurofisiologia  L’istituto S. Anna è una struttura di riferimento regionale per le gravi cerebrolesioni e accoglie pazienti provenienti da molte regioni italiane contribuendo a contrastare il fenomeno dell’emigrazione sanitaria.

Come commenta i recenti rapporti di Gimbe sull’argomento?

Ammonta a circa 260 milioni di euro la cifra che dalla Calabria passa nelle casse di altre regioni italiane, soprattutto del nord, perchè i cittadini calabresi decidono di curarsi altrove, questo è un dato preoccupante, un gap tra nord e sud che non siamo mai riusciti a colmare. Qualcosa inizia a muoversi anche grazie ad interventi sinergici fra le associazioni di categoria e il management regionale finalizzato a garantire per le patologie con il più alto indice di fuga (infatti la richiesta di curarsi fuori regione riguarda ben definite tipologie di prestazioni) un’offerta sanitaria idonea a colmare o quanto meno a contenere questo trend negativo; il territorio crotonese sarà sicuramente protagonista di questa inversione di tendenza. I dati riguardanti le strutture private accreditate, ricadenti nell’Asp di Crotone, sono certamente positivi, attraiamo molti pazienti che provengono da altre aziende sanitarie calabresi e anche pazienti provenienti da altre regioni italiane. Tra queste strutture ovviamente c’è l’Istituto S. Anna. L’Istituto S. Anna produce ogni anno circa il 15% di mobilità attiva. Questo significa che un paziente della Basilicata, della Puglia o della Campania che vuole curarsi, individua come luogo la nostra struttura. Questo ci inorgoglisce e conferma che alcune aree della nostra sanità esprimono standard eccellenti.

Quale considera il maggior punto di forza della sua struttura? 

Il punto di forza dell’Istituto S. Anna è certamente il suo modello organizzativo. Tutto verte sul principio del Continuum Terapeutico, che ha come obiettivo la presa in carico dei pazienti, provenienti da unità operative per acuti o dal domicilio, per assisterli nelle varie fasi del percorso riabilitativo neurologico e/o ortopedico. L’obiettivo è ottenere il recupero della massima autonomia possibile nelle attività di vita quotidiana, attraverso una riabilitazione intensiva con l’utilizzo delle più innovative tecniche riabilitative e con l’ausilio di avanzate tecnologie. Un altro punto che considero fortemente caratterizzante, e che pone la nostra struttura all’avanguardia, è affiancare all’attività clinica un’intensa attività di ricerca scientifica. Sono attive 4 linee di ricerca e nell’ultimo triennio abbiamo prodotto numerosissime pubblicazioni scientifiche totalizzando oltre 600 punti di Impact Factor.

Ci parli del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata per pazienti in Stato Vegetativo o in stato di Minima Coscienza “OBERON” che ha ottenuto l’accreditamento istituzionale con il S.S.N.

Nel ventaglio della nostra offerta sanitaria rimaneva ancora una casella vuota, assistere quei pazienti in Stato Vegetativo o in Stato di Minima Coscienza nel caso in cui la famiglia decidesse di accudirlo a casa. Abbiamo così ideato e strutturato un innovativo servizio di gestione del paziente al domicilio attraverso la telemedicina. Prendersi cura dei pazienti in casa ha dei benefici enormi perché la casa è casa! Le attenzioni e i ritmi familiari associati alle nuove tecnologie e ai tradizionali approcci clinici hanno una enorme efficacia. Questo è in estrema sintesi il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata denominato “OBERON”. Un servizio che offriamo in tutta la Calabria per un massimo di 54 pazienti. Dopo alcuni anni di sperimentazione, nei giorni scorsi, siamo stati istituzionalmente accreditati con il SSN, vale a dire che sarà un servizio a carico della sanità pubblica a tutti gli effetti. Dunque ci si potrà rivolgere all’Istituto S. Anna perché questi pazienti possano ottenere gratuitamente queste cure a domicilio.

Segui CalabriaOk