Petilia Policastro - «La Santa Spina segno d'amore per tutta la comunità»
Petilia Policastro – Petilia è la città della Santa Spina. Lo ha deciso il Consiglio comunale che in seduta straordinaria si è riunito il 22 agosto nel convento. Una denominazione che va oltre le paro...

Petilia Policastro – Petilia è la città della Santa Spina. Lo ha deciso il Consiglio comunale che in seduta straordinaria si è riunito il 22 agosto nel convento. Una denominazione che va oltre le parole perché testimonia la devozione della comunità tutta ma anche quella voglia di riappropriarsi del proprio passato, della propria tradizione, della propria storia.
Tutto è avvenuto nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dell’arrivo della Santa Spina a Petilia.

Nella sua omelia il vescovo ha invitato i fedeli ad avere gratitudine per quello che la comunità stava vivendo: «Siamo venuti nella casa di Dio per rendere grazie a Dio per questo segno d’amore che è la Santa Spina». La giornata si è poi conclusa con il concerto di Paolo Meneguzzi.
«Il Cinquecentesimo anniversario dell’arrivo della Santa Spina in Petilia Policastro – ha detto il sindaco Simone Saporito rimarrà impresso nelle menti dei cittadini che, in questi mesi ed in questi giorni, hanno potuto apprezzare una serie di eventi in grado di richiamare una partecipazione straordinaria e che, di conseguenza, è stata capace di catalizzare l’attenzione di media e pubblico sulla bellezza e le potenzialità dell’intero territorio, generando economie e promozione di cui abbiamo bisogno. Si è conclusa la ricca programmazione di attività ed eventi che hanno avuto come unico scopo far conoscere la storia e l’origine della Sacra Reliquia e lo splendido Convento-Santuario ove essa è custodita.
Attrarre visitatori verso le risorse uniche del territorio con lo specifico obiettivo di mettere in risalto il legame tra fede, cultura, storia, arte, costume, tradizione, abbiamo pensato ad una serie di eventi che potessero suscitare la visita a questi luoghi e quindi incentivare il turismo in un periodo insolito.
Non possiamo che guardare avanti con gratitudine e speranza per il futuro, mentre continuiamo a custodire e celebrare la storia della Santa Spina.