Per aprire il nuovo Pronto Soccorso serve solo asfaltare l’ingresso

Crotone - Bisognerà attendere ancora qualche settimana per vedere operativo al 100% il nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio...

A cura di Redazione
02 dicembre 2024 07:30
Per aprire il nuovo Pronto Soccorso serve solo asfaltare l’ingresso -
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Crotone – Bisognerà attendere ancora qualche settimana per vedere operativo al 100% il nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio. Se all’interno tutto è pronto, all’esterno è necessario eseguire dei lavori di sistemazione dell’asfalto davanti all’ingresso che deve essere completamente rifatto.

«Abbiamo trovato delle difficoltà in più, come purtroppo accade spesso, rispetto al preventivato – ha spiegato il Commissario dell’Asp di Crotone Antonio Brambilla -. è stato dunque necessario presentare un progetto di risistemazione per l’accesso delle ambulanze e per l’accesso dei cittadini. Dovremmo assegnare in questi giorni i lavori che dovrebbero terminare in tempi abbastanza brevi. Intanto abbiamo organizzato la medicina d’urgenza e a breve collocheremo i pazienti. Stiamo insomma procedendo nell’organizzazione». Il nuovo reparto, diretto dal primario Francesco Zaccaria, ha una superficie di circa mille metri quadrati ed è dotato di strumentazioni moderne ed adeguate. È composto da stanze per il pronto intervento, altre dedicate ai pazienti sotto osservazione e da una grande sala d’attesa destinata ad accogliere i pazienti con i codici meno gravi. All’esterno un’ampia “camera calda”, il luogo deputato all’arrivo delle ambulanze e che precede la fase del triage. In totale le risorse investite per la realizzazione sono state pari a 2 milioni e 60mila euro.

Insomma, una struttura all’avanguardia che a quanto pare è pronta ad essere operativa anche in termini di personale sanitario. Nei giorni scorsi sulla carenza di medici in Calabria è intervenuto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto con un appello lanciato dalle sue pagine social promuovendo il bando lanciato dalla Regione per l’assunzione di 466 postazioni di guardia medica, 91 postazioni di medico di medicina generale, 148 postazioni 118. «Speriamo che questa nostra manifestazione – ha scritto il Governatore – possa essere presa in considerazione da medici provenienti dalla nostra Regione e da tutto il Paese. Siamo pronti ad ospitare nei presidi sanitari calabresi tanti professionisti competenti, motivati, che hanno voglia di darci una mano». Una mano che a Crotone è arrivata dai medici cubani: «Grazie alla loro presenza e a quella dei giovani specializzandi – evidenzia Brambilla -, con grande impegno e grande sforzo il nostro pronto soccorso regge così come la medicina d’urgenza».

I numeri degli accessi, circa 50.000 in un anno, sono molto alti e su questo il Commissario evidenzia un aspetto: «Sicuramente bisogna affronatre la tematica dell’ottimizzazione dell’uso del pronto soccorso. Secondo quanto emerge dagli ultimi dati relativi agli accessi al vecchio pronto soccorso, la stragrande maggiornaza sono codici di minore gravità. Bisognerà dunque seguire un percorso di consapevolezza dell’uso della struttura sanitaria da parte dei cittadini attraverso la formazione dei medici di famiglia e degli specialisti ma anche nei confronto della popolazione: è giusto andare in pronto soccorso ma alcune situazioni devono essere risolte negli ambulatori». Spesso i pazienti, soprattutto quando si tratta di bambini, si trovano costretti a rivolgersi all’ospedale. Molti cosiddetti “codici bianchi” riguardano proprio i piccoli. Fino a qualche anno fa mamme e papà potevano rivolgersi, nel week-end, alla Guardia Medica Pediatrica. I pediatri di libera scelta, a turno, garantivano la loro presenza nei locali Asp di Farina.

Un progetto molto apprezzato ma che non è stato più rinnovato: «Tutti i progetti aggiuntivi – ha precisato il Commissario – in un Regione in piano di rientro devono essere ben valutati. La Guardia medica pediatrica è un’extra Lea (Livelli essenziali di assistenza), ciò vuol dire che deve essere finanzata a parte e che anche i professionisti devono essere reclutati a parte e in questo momento impegnare delle risorse dal fondo sanitario regionale in un’extra Lea, in teoria, non è possibile. oltretutto – aggiunge – sarebbe molto difficile avviare un progetto simile in questo periodo considerando la grave carenza di pediatri sul territorio». Intanto è notizia di qualche giorno fa l’ok da parte del Ministero della Salute all’Accordo di programma integrativo per il settore investimenti sanitari nell’ambito del Programma investimenti ex art 20 L. 67/88, sottoscritto il 26 agosto 2024 dallo stesso Ministero, dalla Regione Calabria, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni. All’ospedale di Crotone spettano 25 milioni di euro utili ad adeguare il presidio dal punto di vista funzionale, impiantistico e strutturale al fine di garantire adeguati standard di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie nonché di migliorare i luoghi di cura e degenza.
V. R.

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