Pellet fantasma, 26 truffe in 10 giorni: concluse le indagini su quattro crotonesi

Conclusa l'indagine su quattro crotonesi accusati di truffa per la vendita online di pellet mai consegnato: 20.000 euro il danno stimato

A cura di Redazione
30 luglio 2025 08:58
Pellet fantasma, 26 truffe in 10 giorni: concluse le indagini su quattro crotonesi -
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Con l’inverno alle porte e il prezzo del pellet alle stelle a causa del conflitto russo-ucraino, nell’autunno del 2022 molti italiani si sono rivolti al web per acquistare combustibile a prezzi più accessibili. Un contesto perfetto per chi, invece, ne ha approfittato per truffare.

È in quei giorni – tra fine settembre e inizio ottobre 2022 – che, secondo le indagini della Procura della Repubblica di Crotone, si è consumata una serie di raggiri online messi in atto da quattro cittadini crotonesi. I quattro sono ora formalmente indagati per 26 episodi di truffa, commessi nell’arco di appena dieci giorni, per un danno economico totale che sfiora i 20.000 euro.

L’indagine, condotta dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Crotone, è partita dopo numerose segnalazioni di cittadini truffati in tutta Italia. Le forze dell’ordine hanno lavorato per quasi tre anni, riuscendo a identificare i presunti responsabili e a ricostruire con precisione il loro schema criminale.

Secondo quanto emerso, gli indagati avrebbero creato quattro siti web falsi, curati nei dettagli per sembrare affidabili e professionali, su cui veniva pubblicizzata la vendita di pellet di alta qualità a prezzi molto competitivi. La promozione avveniva tramite campagne mirate sui social network, che hanno attirato decine di acquirenti.

Una volta effettuato il pagamento online, però, il pellet non veniva mai consegnato e i contatti risultavano presto irreperibili. Le indagini hanno seguito le tracce digitali e bancarie lasciate dai truffatori, riuscendo a collegare le transazioni ai quattro crotonesi ora indagati.

La Procura di Crotone, sotto la guida del procuratore Giuseppe Guarascio, ha ora concluso le indagini preliminari. Spetterà al processo stabilire l’effettiva responsabilità degli imputati, che, come previsto dalla legge, restano presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Il caso rappresenta un campanello d’allarme sui rischi degli acquisti online da fonti non certificate, soprattutto in tempi di crisi economica ed energetica, quando le truffe si moltiplicano sfruttando l'urgenza e il bisogno delle persone.

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