Nuova Piscina Coni - Si accende il dibattito in città: le perplessità di Luigi D’Alfonso

Crotone – Si accende il dibattito sulla nuova Piscina Coni il cui progetto è stato l’argomento di un approfondimento di CrotoneOk (leggi qui l’articolo). L’iniziativa della redazione era nata ascoltan...

A cura di Redazione
26 marzo 2024 15:30
Nuova Piscina Coni - Si accende il dibattito in città: le perplessità di Luigi D’Alfonso -
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CrotoneSi accende il dibattito sulla nuova Piscina Coni il cui progetto è stato l’argomento di un approfondimento di CrotoneOk (leggi qui l’articolo). L’iniziativa della redazione era nata ascoltanto la voce dei “vecchi nuotatori” che hanno sollevato alcune perplessità sull’attuale progetto. Non si tratta, però, e ci teniamo a specificarlo, della solita tendenza crotonese nel far polemiche, ma le “perplessità” di chi ama e ha amato la Piscina Coni sono tutte rivolte a migliorare il progetto presentato dall’amministrazione comunale.
Oggi riceviamo in redazione il contributo di Luigi D’Alfonso che pubblichiamo integralmente.

Le perplessità sulla Nuova Piscina Coni

Gentile Direttore,
prendo spunto dall’articolo da lei pubblicato in data 23 marzo sulla piscina CONI per esprimere alcune mie oggettive considerazioni, condivise da tanti nuotatori come me, che ben conoscono il mondo del nuoto.
Effettivamente, la notizie sul limitato numero di posti disponibili (ci risultano 110) per il pubblico era già filtrata nel nostro piccolo mondo del nuoto Crotonese creando molto sconcerto e vado a spiegare il perché.

Luigi D’Alfonso

Una semplice manifestazione di nuoto master a livello regionale mediamente viene partecipata da almeno 200-300 atleti con familiari al seguito per una media di ca. 400 spettatori. Un’analoga manifestazione relativa agli agonisti ne conta anche 500 e più..
Attualmente, come in molti sanno, la squadra di pallanuoto locale della Rari Nantes Lucio Auditore milita in serie A2 e sta lottando al vertice per salire nella massima serie A1. Nell’augurata ipotesi che questo avvenga, nell’attuale struttura olimpionica, munita di pallone aerostatico durante la stagione invernale, non potrebbe giocare proprio per il problema di mancanza di posti per il pubblico!

Altro problema che probabilmente non compete a me rilevare è quello della lunghezza della vasca, dichiarato a suo tempo dai progettisti di 33 metri, regolamentare per la pallanuoto. Il pontone mobile, normalmente usato nelle piscine, necessario per rendere la vasca da 25 mt regolamentare nelle competizione di nuoto, è largo ca. 2 mt.
Ne consegue che durante le partite di pallanuoto dovrà essere messo a bordo vasca richiedendo alla stessa almeno uletriori 2 mt. circa di lunghezza… Mi auguro di sbagliare e che questo sia solo un mio immaginario problema che ho voluto però rappresentare da quanto ho potuto capire!

Detto ciò, pur essendo molto grato a questa Amministrazione per aver preso posizione ed affrontato e risolto l’annoso problema di riqualificare nella maniera più idonea quell’area, che giace da anni nel massimo degrado, non posso non rilevare che, continuare questo progetto senza un’opportuna e concreta revisione del problema citato, rischierebbe di creare una piscina splendida dal punto di vista estetico ed architettonico ma inutilizzabile per qualunque scopo, un vero flop!

Senza voler polemizzare sulle scelte progettuali che comunque non hanno affatto tenuto conto dei bisogni storici che tale impianto ha soddisfatto (ai tempi d’oro era un punto di riferimento per la cittadinanza, ad ogni manifestazione di nuoto o pallanuoto prendevano parte ca. 2.500-3.000 spettatori), prego l’Assessore competente e l’Amministrazione comunale di intervenire in maniera decisa sulla vicenda considerando anche che allo stato nulla è stato mosso e, per l’inizio dei lavori, ci vorranno tanti mesi ancora.

Spendere la cifra esorbitante di 6.200.000 euro e realizzare in pieno lungomare cittadino un impianto praticamente inutilizzabile se non per gli allenamenti/corsi di nuoto e veramente limitante. E’ come avere una Ferrari in vetrina senza poterla utilizzare!
Certamente i 110 posti progettati, con l’aggiunta di qualche altro centinaio di posti mobili, come indicato dall’Assessore non risolvono il problema e non rendono omaggio a questa struttura.

Invito pertanto ad avere un po’ di buon senso e di trovare con ogni mezzo un’idonea soluzione tecnica che quantomeno porti ad avere 500-600 posti, il minimo per dare dignità e fruibilità a questo nuovo impianto che rischia di diventare un circolo privato aperto a pochi, con il rischio di un grave fallimento!
Resto fiducioso che con intelligenza si possa trovare un’idonea soluzione al problema esposto
La ringrazio per l’ospitalità e la saluto cordialmente

Luigi D’Alfonso, un semplice appassionato nuotatore

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