Nino Spirlì, ex presidente Regione Calabria: «Lotto contro un tumore»

Il post è stato pubblicato sui social: «Mi hanno detto di non renderlo pubblico, quasi fosse una vergogna. Non lo è!»«Buonanotte, amiche e amici cari». Ha scritto così Nino Spirlì, rivelando di essere...

A cura di Redazione
07 luglio 2024 19:41
Nino Spirlì, ex presidente Regione Calabria: «Lotto contro un tumore» -
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Il post è stato pubblicato sui social: «Mi hanno detto di non renderlo pubblico, quasi fosse una vergogna. Non lo è!»

«Buonanotte, amiche e amici cari». Ha scritto così Nino Spirlì, rivelando di essere malato di cancro. Il politico leghista, presidente facente funzioni della Regione da ottobre 2020 a ottobre 2021, dopo la morte di Jole Santelli, descrive così la sua lotta contro la malattia: «Una santa giornata si conclude, una santa notte comincia. Ormai, senza pausa i dolori e i chili che vanno. Ma, non mi spaventano più. In verità, ho avuto giorni di sconforto. Poi, un giorno, ho sentito la Voce del Signore nel Getsemani. Anche Lui era sconfortato. E mi ha fatto sentire normale. Poi, ho pensato che, dopo il Getsemani, ci fu il Golgota. Ebbi paura. Poi, ho pensato che Gesù ne divenne Signore Trionfante. E mi sono tranquillizzato».

«Non ho un raffreddore. Lotto contro il cancro. Come milioni di altre e altri combattenti. E, al pari di loro, spero di vincere». Spirlì, scrive, non si affiderà solo all’aiuto dei medici ma anche delle preghiere: «Qualcuno mi ha detto di non renderlo pubblico, quasi fosse una vergogna. Non lo è! Con voi ho sempre avuto un rapporto diretto, leale, onesto, familiare. Sarà sempre così. So che, di tanto in tanto, mi regalerete un’Ave».

Conclude così:  «Io vi chiedo lo sforzo di pensarmi alla prossima forchettata di pipi e patati, al prossimo sorso di vino, al prossimo gelato al cioccolato, al prossimo morso di pane con l’olio e l’origano, al prossimo tramonto sul Tirreno, alla prossima aurora sullo Jonio, al profumo di bergamotto, a quello delle clementine e dei mandarini sulle dita a Natale, alla prossima carezza ad una persona anziana, al prossimo bimbo o bimba nati».

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