Nell’arte di Pierangela Bilotta tutta la bellezza dell’essere umano

Prima la fiera d’arte Art3F e poi la Milano Art & fashion Week. Per l’artista originaria di Petilia Policastro, Pierangela Bilotta è una stagione di impegni, successi e progetti. Dal 23 al 25 agos...

A cura di Redazione
17 settembre 2024 15:00
Nell’arte di Pierangela Bilotta tutta la bellezza dell’essere umano -
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Prima la fiera d’arte Art3F e poi la Milano Art & fashion Week. Per l’artista originaria di Petilia Policastro, Pierangela Bilotta è una stagione di impegni, successi e progetti. Dal 23 al 25 agosto due delle sue opere sono state esposte all’importante fiera d’arte internazionale che si è svolta a Montecarlo. Una manifestazione molto importante e di riferimento nel mercato dell’arte, nota per la sua capacità di attrarre collezionisti e appassionati da tutto il mondo offrendo una piattaforma ideale per gli artisti per farsi notare e interagire con un pubblico esigente e selezionato. Le opere della Bilotta sono state sponsorizzate da Passepartout Unconventional Gallery e selezionate dalla curatrice Elena Ferrari.

«Le opere da me presentate – spiega l’artista – raffigurano due figure femminili e rappresentano attraverso la fioritura un cambiamento una rinascita una presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità in particolare il Fiore della Consapevolezza rappresenta la presa di coscienza un risveglio che spalanca gli occhi su chi siamo e su ciò che ci circonda». Un’arte che incontra la sensibilità e che entra con garbo e bellezza nell’intimo dell’osservatore.

E se l’estate per Pierangela si è conclusa con il botto, anche l’autunno sembra iniziare nel migliore dei modi con la partecipazione a un altro evento di spicco del panorama artistico internazionale. A Milano ha portato anche una nuova opera: “Come semenza”, realizzata su legno con una tecnica mista che vuole rappresentare il nostro legame con l’universo, la nostra connessione con la natura Il nostro essere fatti di energia e di luce, che come un’esplosione, si espande, come semi che devono attecchire e germogliare. Pierangela è cresciuta a pane e arte. Ha studiato al liceo artistico di Catanzaro e poi scultura all’Accademia di Brera. Nel suo ricco curriculum artistico spiccano prestigiose collaborazioni con diversi laboratori artistici: con lo scenografo e sceneggiatore RAI Natale Panaro per la realizzazione di alcuni pezzi dei costumi per il Mefistofele per la scala di Milano, con il laboratorio Fontana Decorazioni realizzando, dal disegno alla modellazione, vari pezzi di decorazione, gessi e stucchi decorativi, per la casa e i negozi versace a Milano e Miami e per casa Campari.

Ma la pittura è sempre stata la sua grande passione. Risalgono agli anni 90 i primi lavori realizzati su carta con gessetti e matite. Poi una piccola pausa prima di tornare piena di entusiasmo a dipingere. In mano un pennello e nel cuore la sua terra, che raggiunge ogni volta che le è possibile e che è diventata anche la casa di alcune sue opere che si trovano in esposizione permanente presso il Museo di arte contemporanea MACSS di Santa Severina, l’ Ospedale SS Annunziata di Cosenza e nel Centro storico di Crotone vico Pescheria.

«Amo l’arte da sempre , almeno fin dal momento in cui arrivano i miei ricordi d’infanzia, dipingo semplicemente perché ne ho bisogno è una necessità, un bisogno primario che mi aiuta a stabilire un contatto tra il mio mondo e ciò che mi circonda, attraverso l’arte i miei pensieri prendono forma e si manifestano, dico sempre che l’arte è la mia cura e la mia malattia. I miei lavori sono il riflesso di pensieri, sentimenti e stati d’animo, come uno specchio che riproduce le immagini dell’anima…una introspezione psicologica che vuole generare in chi osserva sentimenti differenti e contrastanti. La mia è una pittura figurativa che definirei “intimista” una sorta di incrocio tra realismo, surrealismo e simbolismo; attraverso la “Simbologia” cerco di dare una chiave di lettura, sollecitando e stimolando l’osservatore a fare uno sforzo interpretativo, senza soffermarsi alla sola immagine. Sono partita esplorando l’essere umano e la sua identità, il conflitto e la fusione tra il maschile ed il femminile. L’essere umano appunto al centro delle mie rappresentazioni con le sue debolezze, i suoi difetti, i suoi sentimenti ma anche con la sua forza interiore».
V. R.

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