Naufragio Steccato di Cutro - I familiari delle vittime annunciano causa civile contro il Governo

Dal mare Mediterraneo ai CPR, memoria verità e giustizia per tutte le stragi di stato: si intitola così la conferenza stampa di chiusura dei tre giorni di commemorazione del naufragio di Steccato di C...

A cura di Redazione
26 febbraio 2024 09:57
Naufragio Steccato di Cutro - I familiari delle vittime annunciano causa civile contro il Governo -
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Dal mare Mediterraneo ai CPR, memoria verità e giustizia per tutte le stragi di stato: si intitola così la conferenza stampa di chiusura dei tre giorni di commemorazione del naufragio di Steccato di Cutro, iniziate sabato scorso e che si concludono oggi 26 febbraio, ad un anno della tragedia in cui morirono sulle spiagge di Steccato 94 persone, di cui 35 minori.

Ieri la marcia per chiedere verità e giustizia, passando dal PalaMilone dove, lo scorso anno, furono adagiate sul parquet le bare contenenti le salme.
Oggi, presso il Museo di Pitagora, le testimonianze dei familiari per ringraziare la città e per ribadire “mai più morti in mare”. Presente anche l’ambasciatore della Repubblica Islamica e dell’Afghanistan Khaled Ahmad Zekrya.

Zara ha perso il fratello nel naufragio: “Voglio dire parole che arrivino a tutti , sono dispiaciuta che nessuna delle persone si siano recate a Crotone per sostenerci – sono le sue parole – non sono venuti nemmeno dei loro rappresentanti e questo non è giustificabile. Lo scorso anno era stata comunicata la presenza di questa nave e nonostante questo i soccorsi sono arrivati molto tardi, e molte persone sono morte per il freddo”.
Un’altra voce si rivolge alle istituzioni nazionali: “La promessa del governo non è stata mantenuta e chiediamo sia messa in atto al più presto”.

Le famiglie dei superstiti presenteranno una causa civile contro lo Stato italiano per il mancato soccorso, “e saranno valutate le responsabilità di Frontex”: a comunicarlo a nome delle famiglie vittime del naufragio è un loro rappresentante presente stamane in conferenza stampa. C’è anche un esposto presso la Procura della Repubblica di Crotone, ha ricordato Manuelita Scigliano di Rete 26 febbraio, da parte di quaranta associazioni. Ipotesi di delitto di naufragio e omicidio in forma omissiva.

Presente anche un ragazzo del Camerun, che ha perso parte della famiglia nella rotta tra la Tunisia e l’Italia: “Una morte causata dalla polizia di frontiera, in questo caso Tunisina, che causa diversi decessi nel mediterraneo”.

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