Musica e Parole" al Co.Ro. Summer Fest 2025: Raphael Gualazzi e Cosimo Damiano Damato in "Interplay"

Lunedì 21 luglio, appuntamento con poesia e jazz al Teatro Rino Gaetano di Lido Sant’Angelo

A cura di Redazione
19 luglio 2025 11:00
Musica e Parole" al Co.Ro. Summer Fest 2025: Raphael Gualazzi e Cosimo Damiano Damato in "Interplay" -
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Lunedì 21 luglio nell’ambito della programmazione estiva “Co.Ro. Summer Fest 2025” ed in collaborazione con Mondadori Bookstore, si terrà uno degli appuntamenti più attesi di questo mese per la Seconda Edizione di Musica e Parole.

Alle ore 21.30 presso il Teatro Rino Gaetano a Lido Sant’Angelo è in programma lo spettacolo “Interplay”, la musica di Raphael Gualazzi incontra la poesia di Cosimo Damiano Damato. Si tratta di uno storytelling di poesia e jazz, che si snoda fra canzoni, poesie e monologhi.


Tutto nasce dall’idea del produttore Antonio Convertini, che ha fatto incontrare i due artisti sul palco.

In scaletta, le perle d’autore di Gualazzi, come "Splende il mattino", "Fragile" e "Malinconia d’averti", insieme a "Crazy Rag Blues", "Jameson’s Lament", "Love Outside the Window", "Follia d’amore" e "Sai, ci basta un sogno", oltre ad alcuni omaggi al grande jazz, come "Careless Love" di Bessie Smith. Tra i monologhi di Damato: "Storia di un amore", la storia di André Gorz, Bessie Smith e Beki Moses, fra Spoon River e Riace; e ancora "Gli Angeli di Wenders" e "Lucio Dalla", "Love Letters", "Poetry Jazz" e un omaggio alla poesia di Leonard Cohen, oltre a una riduzione di "Novecento" di Baricco, un testo amato da Raphael Gualazzi.

In scena, Gualazzi è un vero prodigio della musica jazz d’autore: intenso e poetico, stralunato e irriverente.

Un artista capace di contaminare la grande tradizione jazz con il fusion più moderno, come gli affondi nel ragtime, la melodia del blues, passando per gli echi ambient, soul e funk, rivelando anche il suo talento più intimo e cantautorale. Damato è uno storyteller che riesce a coniugare sogno e neorealismo, raccontando storie potenti, poetiche e di impegno civile.

Un vero jazzista della parola, come direbbe Arbore.

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