Meo: "La violenza non qualifica Crotone, ma non si può tollerare che chiunque possa fare ciò che vuole"
Crotone – C’erano tutti i consiglieri comunali questa mattina, di maggioranza e di opposizione, per manifestare la propria vicinanza e solidarietà verso il Consigliere comunale Fabrizio Meo e due dipe...

Crotone – C’erano tutti i consiglieri comunali questa mattina, di maggioranza e di opposizione, per manifestare la propria vicinanza e solidarietà verso il Consigliere comunale Fabrizio Meo e due dipendenti comunali dopo l’aggressione avvenuta ieri pomeriggio presso il Comune di Crotone, come ci racconta lo stesso Meo.
“Ringrazio tutti coloro che hanno dimostrato nei miei confronti degli atti di solodarietà. Il sindaco ha mantenuto lucidità, siamo stati solo noi due a chiamare le forze dell’ordine – ha detto Fabrizio Meo – e di questa sua tempestività lo ringrazio”.
Il Consigliere, raccontando il fatto accaduto ieri, entrando nell’atrio del palazzo di Piazza della Resistenza ha sentito urla provenienti dall’ingresso dell’ente comunale e prima di entrare: “è uscito questo signore, mi supera, poi mi vede ma non lo conoscevo personalmente, mi afferra e mi prende dalla tempia, dal collo, dall’orecchio, cerco di divincolarmi, chiedendo cosa volesse. E’ stata l’unica cosa che sono riuscito a dire. E’ stato trascinato via dalla persona che lavora in Comune. Sono entrato e ho scoperto che nessuno era disposto a parlare o chiamare le forze dell’ordine“.
“C’è un problema di sicurezza, perchè non si poteva entrare alle ore 15,00. Sono andato dall’altro dipendente, un uomo buono, e ho trovato l’ufficio in subbuglio e non ha trovato nemmeno il tempo di realizzare quanto fosse accaduto, poichè questa persona in pochi attimi ha buttato tutto a terra”, continua il racconto di Meo, il quale ha presentato denuncia presso le forze dell’ordine.
“Un gesto come questo – precisa – non qualifica la città, però dimostra che a Crotone chiunque può fare determinate cose, ma poi possono pure vantarsene senza che nessuno intervenga e questo necessariamente produce un effetto a catena perchè non è la prima volta che si verificano atti intimidatori nei confronti dei Consiglieri Comunale, e non registro nessuna attenzione. Sono atti che vengono tollerati, e dando corda a questi personaggi la gente non capisce che fomenta la situazione. Non solo non ci sono giustificazioni per quello che ha fatto, ma nemmeno ragioni”.
“La violenza non può essere tollerata – sono le parole del sindaco Voce – non bisogna minimizzare, e poi è stato tutto premeditato, perchè l’aggressore aveva già scritto il giorno prima su facebook quello che avrebbe fatto. Ed è vergognoso che esponenti politici gli abbiano messo like. Ma ho avvisato il Questore di tutto”. Ieri la polizia ha raccolto le prime deposizioni, ci ha detto Vincenzo Voce, consegnate alla Procura della Repubblica.
