Matteo Lechiara: la giovane voce di Crotone che illumina il Premio Strega

Nonostante la digitalizzazione, l'Ia e internet, la lettura sopravvive, e lo fa anche attraverso le nuove generazioni. Lo stereotipo dei giovani disinteressati svanisce...

A cura di Redazione
06 giugno 2025 12:00
Matteo Lechiara: la giovane voce di Crotone che illumina il Premio Strega -
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Nonostante la digitalizzazione, l’Ia e internet, la lettura sopravvive, e lo fa anche attraverso le nuove generazioni. Lo stereotipo dei giovani disinteressati svanisce, dunque, dimostrando che la carta stampata è ancora viva.. È proprio in questo contesto che si inserisce il recente riconoscimento a Matteo Lechiara.

Matteo, studente della terza C del Liceo classico Pitagora di Crotone, ha conquistato la menzione speciale del Premio Strega Giovani per la miglior recensione. Un traguardo importante che premia non solo la sua abilità critica, ma anche la sua sensibilità. Oggetto del suo lavoro è stato il romanzo “Ricordi di suoni e di luci”, edito da Manni, di Renato Martinoni.

Nei mesi precedenti, dieci studenti dell’istituto crotonese erano stati selezionati per far parte della giuria del Premio Strega Giovani, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Bellonci e da Strega Alberti Benevento. Un percorso dedicato alla promozione della lettura della narrativa italiana contemporanea e alla scrittura, voluto dalla dirigente scolastica Natascia Senatore e coordinato dalla professoressa Rossella Frandina. Un’iniziativa che ha saputo accendere la scintilla della passione nei giovani giurati del Pitagora.

Nelle sue parole, Matteo cattura l’essenza del romanzo: «Lo strambo, il vagabondo, il matto di cui si narra in questo romanzo, dice Lechiara, è Dino Campana. Non ha una vera casa, non ha amici, non ha una famiglia che lo capisce. Cerca affetto in qualche sguardo gentile, in una donna incontrata per caso, in un bicchiere d’assenzio. Non è un eroe classico. È uno che inciampa, che scappa, che si aggrappa alla poesia per non affondare. Ed è proprio questa sua umanità imperfetta che coinvolge e rapisce».

La recensione di Matteo va oltre la semplice trama, cogliendo il messaggio dell’opera di Martinoni: «Un romanzo, quello di Martinoni, che parla a chi si sta ancora cercando. A chi si sente spesso fuori posto. A chi crede che la bellezza vada salvata. È un libro che non ti coccola: ti spinge, ti scuote, ti costringe a guardare dentro, anche dove fa male». Una testimonianza di come la lettura possa essere un viaggio introspettivo, capace di confrontarci con le nostre fragilità. Il riconoscimento a Matteo Lechiara è un esempio di come i giovani possano essere i custodi e i promotori della cultura della lettura.

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