#MaiPiùUltimi – Il Sindaco di Rocca di Neto: «Cambiamo mentalità e godiamo appieno di ciò che abbiamo»
Crotone – Tra i Sindaci presenti in platea, in occasione della serata-evento Un Anno di CrotoneOk, c’era anche il primo cittadino di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo.Insieme al vice direttore de Il Sole...
Crotone – Tra i Sindaci presenti in platea, in occasione della serata-evento Un Anno di CrotoneOk, c’era anche il primo cittadino di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo.
Insieme al vice direttore de Il Sole 24 Ore si è discusso della classifica sulla Qualità della vita, secondo lei cosa si sta facendo per risalire?
Si sta sicuramente lavorando ma bisognerebbe intervenire per migliorare ad esempio, la posizione nel parametro del Tempo libero. Dico questo perché qui da noi c’è un’organizzazione della vita differente rispetto ad altre realtà. Faccio un esempio: per noi avere il mare non è una ricchezza, lo viviamo solo nei tre mesi estivi. Non riusciamo a godere appieno di quello che abbiamo. Credo che il nostro sia un problema di mentalità. E’ vero che mancano infrastrutture, impianti e strutture ma è anche vero che troppo spesso quelle che esistono non vengono utilizzate. Sembriamo quasi prigionieri del nostro modo di vivere. E’ vero che abbiamo problemi seri da affrontare, penso alle questioni ambientali, alla sanità, ma dobbiamo cercare di fruire anche del nostro patrimonio naturale che ci consente di vivere più lentamente di altrove, e questo forse è uno dei parametri più importanti che però non viene tenuto in considerazione. A volte preferiamo stare alla tv invece di passeggiare sul lungomare di Crotone. Bisogna vivere il territorio, abbiamo tanta storia da raccontare, e forse ci manca farlo conoscere attraverso racconti veri. Non sono i numeri che definiscono la qualità di vita di un luogo perché bisognerebbe viverlo.
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Su quali parametri agire secondo lei?
Sicuramente su quello che riguarda l’occupazione. Soffriamo la mancanza di opportunità che si scontra anche con la mancanza di infrastrutture. Io non credo che ci sia necessariamente bisogno di un’autostrada a sei corsie, ma basterebbe una strada sicura e un collegamento ferroviario e aeroportuale consono.