Le vrasciole conquistano anche i cinesi

“Una volta venivamo chiamati emigranti dalla nostra terra o immigrati laddove venivamo accolti. Oggi siamo largamente riconosciuti ed apprezzati come ambasciatori della Calabria nel mondo: delle sue e...

A cura di Redazione
25 aprile 2024 09:00
Le vrasciole conquistano anche i cinesi -
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“Una volta venivamo chiamati emigranti dalla nostra terra o immigrati laddove venivamo accolti. Oggi siamo largamente riconosciuti ed apprezzati come ambasciatori della Calabria nel mondo: delle sue emozioni, della sua cultura, delle sue esperienze, della sua gastronomia e del suo straordinario patrimonio identitario. Quella che noi sentiamo e interpretiamo nelle cucine di tutto il pianeta è diventata ormai una vera e propria missione. Oltre ad essere la nostra professione, è un impegno di spirito e di sentimento che condividiamo soprattutto attraverso la ricerca costante della qualità, dell’autenticità e della storia plurisecolare dei nostri piatti e dei nostri prodotti che spesso riproponiamo in chiave innovativa ed aperta alle contaminazioni di culture e mondi diversi e lontani dalla nostra terra natia”.

È stato, questo, forse il passaggio più emozionante nell’intervento del calabrese Paolo Dodaro, lo chef italiano più famoso in Cina, tra i protagonisti dell’evento promosso nei giorni scorsi a Pechino dall’Associazione Insegnanti Italiani di Lingua Italiana in Cina (AIILIC), dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino che lo ha ospitato e dall’associazione Casa Calabria International, guidata dalla presidente Innocenza Giannuzzi.

Vrasciole i patati; purpette intra u sucu; grispelli; olive ammaccate; patate ‘mpacchiuse i tartufu; pane cuonzu; mulingiane a filettu; maccarruni cu sucu du caprettu, ‘ndujia e pecorino; pecurino e capra cu piccantinu. Ecco lo speciale menu che ha letteralmente emozionato soprattutto i cinesi

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