Le nuove generazioni protagoniste nel lungo pellegrinaggio, il Vescovo: "Questo segno ci lascia ben sperare"

Il mese mariano non è terminato: in questi giorni, presso la Chiesa dell’Immacolata, si stanno svolgendo le celebrazioni eucaristiche ai piedi della Madonna di Capo Colonna, con sentimenti profondi di...

A cura di Redazione
25 maggio 2024 08:00
Le nuove generazioni protagoniste nel lungo pellegrinaggio, il Vescovo: "Questo segno ci lascia ben sperare" -
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Il mese mariano non è terminato: in questi giorni, presso la Chiesa dell’Immacolata, si stanno svolgendo le celebrazioni eucaristiche ai piedi della Madonna di Capo Colonna, con sentimenti profondi di devozione dei crotonesi verso la loro patrona.

E’ stata celebrata la Festa Liturgica in onore della Madonna di Capo Colonna con la processione del Quadro grande verso l’Ospedale, e poi il lungo pellegrinaggio nella notte più lunga (leggi qui le parole di don Ezio Limina).

L’auspicio che ho formulato all’inizio del pellegrinaggio è stato ampiamente soddisfatto perché durante tutto il pellegrinaggio notturno abbiamo sempre pregato, e c’è stata un’animazione della preghiera importante, e anche diciamo dei momenti di silenzio nei quali ognuno ha potuto pensare alla propria vita, al proprio rapporto con Dio, con sè stesso e con gli altri“, ha dichiarato l’Arcivescovo di Crotone Santa Severina Angelo Raffaele Panzetta al termine del pellegrinaggio.

Il santuario di Capo Colonna ha registrato la presenza di molti ragazzi, testimoni della fede dei loro padri e delle loro madri, e a cui sarà consegnato questo scrigno importante di fede: “Per me è stata una sorpresa perché spesso diciamo che queste iniziative interessano più le persone adulte, mature – ha continuato il presule – in realtà già l’anno scorso addirittura la maggioranza era composto da giovani. Ma anche quest’anno la presenza giovanile è stata maggioritaria, e questo ci lascia ben sperare. Certo a noi compito di fare in modo che la pietà popolare, la devozione popolare sia animata dal Vangelo, sia animata dalla luce del mistero Pasquale di Gesù”.

Un lungo pellegrinaggio, erede di una fede tramandata: “I nostri ragazzi erano erano composti, erano capaci anche di dare una mano a chi rimaneva dietro. Ho visto veramente un bell’ambiente, un bel contesto umano, fraterno e comunitario”.

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