Le industrie della Calabria sempre più digitalizzate

Nella corsa alla trasformazione digitale, il divario tra il Nord ed il Sud Italia è sempre più evidente. L’ultimo studio che conferma questa sfortunata tendenza è il focus “I divari territoriali nel P...

A cura di Redazione
22 gennaio 2024 11:44
Le industrie della Calabria sempre più digitalizzate -
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Nella corsa alla trasformazione digitale, il divario tra il Nord ed il Sud Italia è sempre più evidente. L’ultimo studio che conferma questa sfortunata tendenza è il focus “I divari territoriali nel Pnrr” dell’Istat. Secondo l’istituto di ricerca italiano, il 60% degli abitanti del Mezzogiorno ha un accesso ridotto alla banda ultralarga. Nonostante ci sia stato un incremento nel numero dei sottoscrittori (il 18,4% nel Sud e il 17,5% nelle isole), gli abitanti del Centro e del Nord Italia sono molto più connessi. Nel Sud, il 72% degli utenti ha accesso al Web grazie alla connessione a banda larga, contro il quasi 78% del resto d’Italia. Ma è soprattutto la connessione da rete mobile a farla da padrona nel Mezzogiorno. Tutti questi numeri provano come il divario digitale in Italia sia ancora vivo e vegeto, anche in Calabria.

Questa differenza tra le diverse ragioni e questa difficoltà a connettersi per i calabresi (e non solo) può avere conseguenze nell’economia del territorio. Infatti, la digitalizzazione è un passo fondamentale per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione per rimanere rilevanti nel scenario nazionale ed internazionale. Negli ultimi anni diverse industrie stanno trasformando il loro modo di produrre e di lavorare, automatizzando i loro processi e sfruttando sempre di più le potenzialità della tecnologia. Proprio per porre rimedio a questa crisi digitale in Calabria, la provincia di Cosenza ha lanciato il Piano Banda Ultra Larga in collaborazione con Open Fiber per portare in oltre 20 comuni le infrastrutture necessarie per questa innovazione. Si tratta di un progetto di digitalizzazione per la realizzazione di interventi di cablaggio, lo snellimento del sistema di autorizzazione e la progettazione della rete di telecomunicazioni della provincia cosentina.

“La Calabria compie un ulteriore passo in avanti nel percorso dell’innovazione e della modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche già avviato,” ha detto Paola Martinez, responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Open Fiber, “colmando così quei ritardi che spesso generano disuguaglianze geografiche e sociali.” Insomma, interventi come quelli per l’espansione della banda ultralarga sono fondamentali per la Calabria, per i suoi cittadini e per le sue aziende. Infatti, le imprese che scelgono di avere una presenza online e di usare la tecnologia per il loro lavoro, aumentano ogni giorno, anche in regione.

Non è un caso che il premio StartCup Calabria sia giunto alla sua 15ma edizione che si terrà nel 2024. Questa competizione è rivolta a studenti, ricercatori, docenti e neo imprenditori che presentano idee innovative di fare imprese, idee che possono essere trasformate in startup, giovani imprese innovative che sfruttano la potenzialità della tecnologia. L’edizione del 2023 è stata vinta dal progetto Blue Innovation che si propone di creare ambienti professionali inclusivi, dedicati al benessere dei dipendenti e alla meritocrazia, grazie alla tecnologia.

Ma la digitalizzazione aiuta anche settori come la medicina e quello della salute. Al terzo posto nella StartCup Calabria 2023 c’è Diab-Av, un progetto che è una piattaforma digitale che offre supporto a chi soffre di diabete, dalla diagnosi fino al trattamento. Al Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria (Gom) molti pazienti sono già stati operati con le due macchine cuore-polmone, le prime del loro genere in Italia. Unico è anche il Museo Digitale della Calabria, un progetto curato dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” che permette ai visitatori online di scoprire il patrimonio calabro, le sue opere d’arte e gli scatti d’autore che mostrano la bellezza della regione.

Questo perchè il digitale è sia lavoro che divertimento. Lo sanno bene i giocatori che scelgono il mondo online per passare serate a giocare a Super Mario, ai sudoku oppure al casinò online.“La digitalizzazione ha cambiato radicalmente il mondo dei casinò e dei loro giocatori,” ha detto Luigi Conti, l’’editor del portale di roulette online roulette-on-line.it, “i casinò online sono sempre più amati dai giocatori calabresi che preferiscono divertirsi con i loro giochi preferiti su smartphone, tablet, ed altre piattaforme digitali.”

Nonostante l’investimento nella trasformazione digitale in Calabria non sia ancora sufficiente, è evidente sia ai dirigenti che alle imprese locali che l’innovazione può ribaltare le carte in tavola. Il consiglio dell’ordine degli avvocati di Locri ha lanciato un incontro pubblico con il Fondo Ambiente Italiano (FAI) per confrontarsi su come valorizzare e tutelare il patrimonio culturale locale ed i suoi beni culturali. Come? Sfruttando le occasioni che offre la tecnologia. Parte del progetto prende spunto da iniziative che usano i videogiochi e l’entertainment per promuovere le bellezze del territorio creando operatori consapevoli e progetti davvero unici, fatti per la Calabria.

È l’industria 4.0 in cui diversi settori si uniscono per creare opportunità ed inclusività. Basta divari, come prova l’iniziativa “Yes I start up Donne Calabria” lanciata dalla regione nel 2018 e che conta già 830 attività avviate grazie ad un finanziamento massimo di 62,500 euro. Con progetti come questo, le donne calabresi possono finalmente fare impresa e percorso formativo e di accompagnamento gratuito per realizzare il proprio sogno. Con oltre 800 startup innovative già presenti in Calabria, la regione può guidare il Mezzogiorno fuori dal divario digitale, superando anche il Nord Italia.

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