Le Donne del Vino celebrano l'8 marzo in modo "Korale" e solidale

Le “Donne del Vino – delegazione Calabria” lanciano “Korale” il primo vino dedicato al femminile nell’ambito delle Giornate delle Donne del vino – dall’1 al 10 marzo – e in vista dell’8 marzo, Giornat...

A cura di Redazione
26 febbraio 2024 08:30
Le Donne del Vino celebrano l'8 marzo in modo "Korale" e solidale -
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Le “Donne del Vino – delegazione Calabria” lanciano “Korale” il primo vino dedicato al femminile nell’ambito delle Giornate delle Donne del vino – dall’1 al 10 marzo – e in vista dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna e contro la violenza di genere.
Il vino Korale sarà presentato il 3 marzo alle 16.30 a Cosenza, nella sede AIS (associazione italiana sommelier).
Un blend che racconta il lavoro delle aziende – sempre più numerose – a trazione femminile in Calabria. Un progetto di avanguardia, sostenibile e rispettoso del ciclo della Natura, grazie alla scelta di una bottiglia più leggera e meno inquinante, tappi ed etichetta in materiale riciclato-

L’evento sarà aperto dalla Presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, Daniela Mastroberardino e dalla Delegata per la Calabria, Vincenza Alessio Librandi. Ad illustrare l’idea, il progetto e il nome di questo vino, unico nel suo genere, ci saranno: Danila Lento, che ha curato la realizzazione della bottiglia in cantina, Maria Rosaria Romano, sommelier ed analista sensoriale AIS Calabria, Maria Teresa Santaguida, giornalista. Roberta Attanasio, presidente del Centro Antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza, illustrerà le finalità benefiche del progetto: chi deciderà di donare al centro, infatti, riceverà una bottiglia di Korale come omaggio.

Per saperne di più su questa esperienza e su questa innovativa bottiglia di vino, abbiamo incontrato l’enotecaria e sommelier Luciana Marino, già delegata regionale dell’associazione “Le Donne del Vino”, che ci ha raccontato questa esperienza e qualcosina in più.
“Ci stiamo muovendo in modo incisivo – ci spiega Luciana – e in occasione della Celebrazione delle Donne abbiamo organizzato una iniziativa unica: abbiamo prodotto un vino che ha un’etichetta particolare”.

Il vino si chiama Korale e nasce in occasione dell’8 marzo dall’iniazitiva delle donne del vino. Ma qual è la sua particolarità?
L’immagine della locandina dell’evento racconta già il senso dell’azione intrapresa dalle donne del vino: sulla locandina infatti è rappresentato un grappolo d’uva, in realtà un insieme di chicchi d’uva. E noi come quei chicchi d’uva, una alla volta, con il proprio contributo, riusciamo a formare un grappolo importante, dal quale deve uscire il meglio. E da questo concetto nasce anche il nome del vino “Korale” perchè è un’azione che svolgiamo insieme.
Abbiamo creato questo vino, grazie alla maestria e alla capacità delle nostre donne produttrici, tra cui Danila Lento, un vino che nasce assemblando i vitigni diversi usati dalle diverse produttrici calabresi, un vero e proprio dialogo tra territori calabresi, e per questo sul legame con la nostra terra diventa unico.

L’iniziativa ha uno scopo solidale, se non ho capito male?
Si. Il vino non sarà in commercio, ma verrà dato in omaggio al centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” di Cosenza, e loro lo utilizzeranno per raccogliere fondi e sostenere le loro attività. Lo facciamo anche per ricordare due donne del vino che sono state strappate alla vita da chi diceva di amarle. La produzione del Korale è in un numero di bottiglie limitato. Sarà un vino che sorprenderà e così si combinerà il gusto con la solidarietà, cosa, questa, che non guasta mai.
Da questa iniziativa spero possano prendere spunto anche le altre regioni. Ma non voglio dire che la Calabria sia all’avanguardia, preferisco dire che l’Italia è all’avanguardia, mi sento italiana, non solo calabrese, il territorio italiano è un patrimonio comune che va salvaguardato, promosso e valorizzato, anche perchè è talmente variegato, con così tante eccellenze che rende inutile qualsiasi campanilismo.

Si ha la netta percezione che il mondo del vino, negli ultimi anni, si sia evoluto. Una volta era accostato prettamente all’uomo, oggi, invece, ha acquisito una desinenza femminile. Siamo passati dalla bevanda del pasto del nonno, al fascino e alla magia di una donna.
Confermo appieno questa tua sensazione. Il vino una volta era un alimento, come il pane, serviva per dare energia. Oggi come oggi ha assunto la sua vera essenza quella di convivialità. Una volta non esisteva fare l’aperitivo con il vino. Oggi le cose sono cambiate ed è cambiata anche la produzione del vino. Oggi abbiamo bisogno di vini “più facili”, con un certo livello di leggerezza, che siano gradevoli, piacevoli, fruttati, floreali e con una leggera nota di dolcezza.
Negli ultimi anni la donna ha dato un grande contributo al reparto enologico italiano. Oggi ci sono molte donne produttrici nella viticoltura. Noi donne abbiamo un’empatia e una sensibilità diversa, un quid in più che è innato e riusciamo a comprendere meglio le esigenze e i gusti dei consumatori.

Il compito di chi propone il vino oggi è quello di accompagnare il consumatore alla conoscenza…
Esatto. Il gusto è come l’occhio va allenato. Come l’occhio distingue il bello dal brutto, il palato distingue il buono dal cattivo. Anche se uno non conosce le caratteristiche di un particolare vino, si accorge se è buono o meno.
Una persona che non ha mai bevuto un vino barricato, deve iniziare da un vino più leggero e poi fare il suo percorso, magari guidato, fino alla scoperta di un vino più corposo. Abbiamo anche il compito di far avvicinare la persona al mondo del vino, quindi bisogna evitare di essere troppo tecnici quando si racconta un vino, perchè non c’è bisogno di una laurea per gustare e riconoscere un buon vino.

Hai parlato di “raccontare il vino”?
Si il vino si racconta così come si racconta una persona o una famiglia. Perchè io accosto sempre la vita alla vite, ma questa è un’altra storia che racconteremo un’altra volta.

Lasciamo Luciana Marino sapendo che torneremo presto per entrare ancora di più nel racconto della vita e della vite…

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