L'amore ai tempi di tre canzoni e un limoncello nella Crotone di una volta

Crotone – Ieri è stato festeggiato San Valentino, patrono degli innamorati. Una festa simbolica, che celebra l’amore e che dà una boccata di ossigeno anche all’economia, tra fiori e cibi.Oggi si celeb...

A cura di Redazione
15 febbraio 2023 05:11
L'amore ai tempi di tre canzoni e un limoncello nella Crotone di una volta -
Condividi

Crotone – Ieri è stato festeggiato San Valentino, patrono degli innamorati. Una festa simbolica, che celebra l’amore e che dà una boccata di ossigeno anche all’economia, tra fiori e cibi.

Oggi si celebra con i Baci perugina, i tradizionali fiori mai passati di moda, pupazzi e peluche, o chi a Crotone ad esempio si è regalato una giornata di coppia di benessere, idromassaggio e relax.

Ma non sempre l’amore è stato celebrato così. Qualche signore anziano ci ha detto che “fino agli anni 50 o 60 non si celebrava questa festa, è nata solo dopo l’usanza dei baci o dei fiori”. Solo durante gli anni 70 e 80, via via, la festa di San Valentino è diventata, come sappiamo, un appuntamento fisso legato al 14 febbraio.

Una coppia sorridente di 80enni ci ha raccontato con emozione: “A San Valentino a mia moglie ho portato i biscottini… e lei mi ha preparato pasta e fave, che a me piace molto“. L’amore si manifesta in tutte le sue forme, così come i due hanno raccontato il loro primo incontro nel centro storico: “Io facevo l’elettricista e dovevo riparare un impianto in casa di questa famiglia. Lei era affacciata al balcone, era molto bella. Fui felice quando sua madre mi fece salire. L’amore non era come oggi, bisognava aspettare prima di fare all’amore. Quando si usciva lei veniva accompagnata dal fratello più piccolo… Insomma, un dramma. Mo hann cambiat i cos”.

Oggi la società è cambiata, certo, ma forse non il sentimento. Una coppia di venticinquenni ci ha raccontato il loro San Valentino, tra dei classici fiori, mano nella mano al bar per la colazione insieme, e poi in pizzeria alla sera. Altre persone sui 70 anni ci hanno raccontato invece come si viveva l’amore tanti anni fa, nella Crotone operaia: “Bah non c’era San Valentino, ma ricordiamo i nostri rituali di corteggiamento. Na vota qualcuno di noi andava sotto casa di lei per fare la serenata. Tre canzoni, non una di più. Quattro era insistere, essere invadenti e non andava bene”. Al signore che ci ha narrato la sua gioventù, ha replicato l’amico: “Io mi ricordo, oltre le tre canzoni, che la ragazza corteggiata poteva scendere di casa, con i genitori ovviamente affacciati per controllarla, per portare un limoncello all’innamorato“. E un bacio? Abbiamo chiesto. “Chi sta dicenn, u si putiva!  C’erano i genitori subba u barcunu. Bevavamo il limoncello e arrivederci a tutti. Manc na stretta i mano”.

Poi l’epilogo del racconto: “Durante le serenate, quando i genitori sapevamo che lavoravamo alla Montecatini andava bene, per loro era un affare. Invece s’era impastatu i cavuciu piatill che è nu masticeddr” (Invece se aveva la calce addosso, per i genitori era anche un buon partito perchè era un piccolo maestro, con un futuro nel lavoro della Crotone che ripartiva dopo la grande guerra).

 

Continua a leggere su CrotoneOk

 

Segui CalabriaOk