“La Madonna di Capo Colonna luce della città”: la tradizione che unisce generazioni a Crotone nella Sabatina
Nel secondo sabato di maggio, il Venerato Capitolo Cattedrale guida la città in una festa liturgica con la preghiera. È un giorno di grazia, dedicato alla festa liturgica in onore della Madonna di Ca...

Nel secondo sabato di maggio, il Venerato Capitolo Cattedrale guida la città in una festa liturgica con la preghiera. È un giorno di grazia, dedicato alla festa liturgica in onore della Madonna di Capo Colonna, protettrice di Crotone e dell’Arcidiocesi.
Alle ore 9:00, nella Basilica Cattedrale, il Venerato Capitolo Cattedrale ha celebrato la Messa della Sabatina, secondo la tradizione mariana che si ripete ogni anno, e in tutti i sabato dell’anno. A presiedere la liturgia, Monsignor Pancrazio Limina, presidente del Capitolo Cattedrale, affiancato dal vicepresidente don Bernardino Mongelluzzi, rettore del Santuario della Madonna di Capo Colonna, da don Lino Leto, vicario episcopale e capitolare, il capitolare Monsignor Salvatore Pisano, e Monsignor Alessandro Saraco, rettore della Basilica Cattedrale e anche lui capitolare.
Alla celebrazione era presente anche Fra Gaetano Pantisano, sacerdote dell’Ordine dei Cappuccini, impegnato in questi giorni presso la chiesa dell’Immacolata nel dettare le meditazioni e amministrare il sacramento della confessione.
“La sabatina è una tradizione mariana che unisce tante generazioni”, ha affermato don Ezio Limina, presidente del Capitolo, durante l’omelia. “Ci dice come la Chiesa di Crotone si affidi e guardi a Maria, speranza della nostra Chiesa.”
Don Limina ha poi sottolineato due segni significativi legati alla giornata: “Il primo è che, in questo sabato, la Madonna si recherà in ospedale dagli infermi: un’attenzione materna che Maria ha per i suoi figli, per coloro che vivono nella solitudine della sofferenza. Questo ci impegna, noi devoti, a vivere il servizio del sorriso e della compagnia.”
“Il secondo segno – ha continuato – ci riporta al 1983, quando, durante un furto sacrilego, furono rubati i raggi luminosi della Madonna. Eppure, quei raggi, anche se materialmente tolti, illuminano ancora la nostra città. Maria vince il peccato degli uomini: è un segno di sicurezza per questo Giubileo. La Madonna è la difesa della nostra città, così la sentiamo, l’abbiamo ereditata e così dobbiamo trasmettere la devozione alle nuove generazioni.”
Al termine della Messa, don Ezio ha ricordato con commozione i sacerdoti defunti del Capitolo Cattedrale, custodi della tradizione liturgica mariana nel corso degli anni. Un pensiero speciale è andato ad Agostino Lobono, storico organista della Cattedrale: “Per tanti anni ha suonato il canto dei crotonesi, il canto della tradizione, Negra ma bella.”
Infine, la conclusione dell’omelia è stata un vero e proprio invito alla speranza: “Con Maria contempliamo la pace. Una pace che è duratura, una pace che nasce dall’affidamento a lei. Affidiamo alla Madonna di Capo Colonna la nostra diocesi, che ha da poco accolto due nuovi pastori: il Vescovo Torriani per la nostra Chiesa locale e Papa Leone XIV per tutta la Chiesa universale. Siamo chiamati anche noi ad essere nuovi con Cristo, indossando l’abito della grazia. Vivere insieme una fraternità che, a Crotone, si risveglia con tanti segni e momenti, nella gioia di ritrovarci santi con lo sguardo di Maria.”