La letteratura di Maurizio Fiorino, tra i ragazzi di vita del Sud Italia e i sogni newyorkesi

Crotone – C’era tanta gente quella sera accorsa in Piazza Immacolata per ascoltare un proprio concittadino. Maurizio Fiorino, fotografo e scrittore, ha presentato in anteprima nazionale il suo ultimo...

A cura di Redazione
04 settembre 2023 18:01
La letteratura di Maurizio Fiorino, tra i ragazzi di vita del Sud Italia e i sogni newyorkesi -
Condividi

Crotone – C’era tanta gente quella sera accorsa in Piazza Immacolata per ascoltare un proprio concittadino. Maurizio Fiorino, fotografo e scrittore, ha presentato in anteprima nazionale il suo ultimo lavoro, “Autoritratto newyorkese“, edito da Edizione C/0. Nella zona storica della città, ai piedi della Chiesa dell’Immacolata, la voce del nostro concittadino ha narrato il suo quinto romanzo, che segue a Macello del 2021.

I suoi libri raccontano storie di diversi personaggi, tanti “ragazzi di vita”, nati nel Sud Italia. Quest’ultima storia si sposta in America, negli Stati Uniti di Obama e, precisamente, nel 2008 quando Fiorino ha fotografato la grande mela e vissuto per un certo periodo. L’anno precedente, ad esempio, a New York frequenta l’International Center of Photography, coltivando la passione della fotografia.

E lui stesso, nella serata voluta da Genius Loci di Paolo Cerrelli presso Mara Vinarte mercoledì scorso, ha consigliato ai giovani talenti di alimentare il fuoco delle proprie passioni. «Spesso per seguire il proprio sogno, bisogna attraversare la sofferenza. Ma quando senti un fuoco dentro, devi lasciarlo ardere».  “Autoritratto newyorkese” è la storia di un ragazzo che si reca in America per cercare fortuna e si ritrova invece «a trovare proprio la vita di strada – ha detto l’autore – la vita vera, quindi sicuramente non è una autobiografia ma è chiaramente una storia romanzata».

C’è nello sfondo del romanzo, dunque, una New York frenetica, e non più le città del Sud italia, dove un ragazzo insegue i propri sogni dopo aver passato una vita a scattare foto di sè stesso. La sua ultima opera è un’indagine esistenziale: «E’ la passione che mi ha che mi ha spinto ad andarmene dall’Italia – ha continuato – io la chiamo passione ma è proprio un fuoco che avevo dentro. La fotografia, insieme alla scrittura, è una la forma che più mi rappresenta a livello di comunicazione non verbale».

 

Segui CalabriaOk