La Lavanda dei piedi nel Giovedì Santo, l'Arcivescovo: «Dio è in ginocchio sui piedi dell'umanità»

Crotone – Le campane in città hanno suonato per l’ultima volta. Risuoneranno durante la Veglia Pasquale, nel giorno della Resurrezione.Il rito della Lavanda dei piedi, che quest’anno ha coinvolto i me...

A cura di Redazione
28 marzo 2024 21:58
La Lavanda dei piedi nel Giovedì Santo, l'Arcivescovo: «Dio è in ginocchio sui piedi dell'umanità» -
Condividi

Crotone Le campane in città hanno suonato per l’ultima volta. Risuoneranno durante la Veglia Pasquale, nel giorno della Resurrezione.

Il rito della Lavanda dei piedi, che quest’anno ha coinvolto i membri del gruppo scout della Parrocchia San Dionigi – Basilica Cattedrale di Crotone, si è svolto presso la Chiesa dell’Immacolata nella Messa in Coena Domini, presieduta dall’Arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta. Si è aperto così il Triduo Pasquale, che celebra gli eventi della Pasqua di Gesù Cristo. Il “triduo” (dal latino triduum) è un periodo di tre giorni consecutivi che culmina poi nella Pasqua.

Nella Santa Messa il presule ha ricordato i motivi di gratitudine “per l’istituzione dell’Eucarestia, e poi l’istituzione del sacerdozio con il comandamento di servire nell’amore“, «istituzioni che valgono sempre, e non solo oggi. La Lavanda dei Piedi poi è un gesto di rivelazione perché ci mostra Dio che si china sui piedi dei discepoli. Un gesto che distrugge difatti l’immagine del Dio dei pagani, che lo immaginavano forte. Ma è un Dio in ginocchio sui piedi dell’umanità, e questo dovrebbe farci cambiare». Il riferimento dell’Altare della Reposizione presso la Chiesa dell’Immacolata è alla guerra che sta piegando diverse popolazioni, come in Palestina, a cui l’Altare della Reposizione della Chiesa dell’Immacolata c’è scritto “Su di te sia Pace”, tratto dal Salmo 112.

Tutto l’itinerario dei pannelli nel Santuario, ha ricordato il Rettore Monsignor Alessandro Saraco, parla di pace: «Si sta combattendo una terribile guerra. L’unico che può ristabilire la concordia è Cristo nostra pace che dei due popoli ha fatto un popolo solo riconciliando a sè il mondo con la sua morte e resurrezione. Come comunità parrocchiale ci sentiamo particolarmente vicini ai cristiani e non che sono coinvolti nel conflitto in Terra Santa. Offriamo loro la nostra solidarietà e condivisione del dolore con le parole del Salmo 122».

Subito dopo la celebrazione, il centro storico di Crotone, si è popolato di tantissima gente che ha effettua il tradizionale “giro dei sepolcri”, in realtà Altari della Reposizione, perchè gli Altari contengono il Corpo vivo di Cristo presente nel sacramento dell’Eucarestia. L’Altare della Reposizione ha il compito di custodire l’Eucarestia per la comunione del giorno seguente, Venerdì Santo. Un lungo giro, dunque, tra la Chiesa dell’Immacolata, Santa Chiara, e Santa Maria Prothospataris.

Segui CalabriaOk