La Kroton Nuoto si allena a Catanzaro: l’assessore Bossi respinge la «narrazione comoda»

L'assessore allo sport Luca Bossi: “Non usate i ragazzi per coprire errori di gestione”

A cura di Redazione
02 ottobre 2025 10:00
La Kroton Nuoto si allena a Catanzaro: l’assessore Bossi respinge la «narrazione comoda» -
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Mentre la Kroton Nuoto si sposta a Catanzaro per garantire ai propri atleti gli allenamenti, la vicenda della piscina comunale di via Giovanni Paolo II continua a far parlare la città. La protesta dei giovani nuotatori ha attirato l’attenzione del ministro per lo Sport Andrea Abodi (LEGGI QUI) che proprio ieri ha promesso di approfondire il caso contattando Regione e Comune.

Ma a smuovere ulteriormente il dibattito è stato soprattutto l’intervento dell’assessore allo Sport Luca Bossi, che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un lungo sfogo contro quella che definisce «una narrazione comoda» e un tentativo di scaricare le colpe sul Comune.

Bossi elenca una serie di domande precise (LEGGI QUI), chiedendo dove fossero dirigenti e responsabili mentre – a suo dire – «le casse della gestione venivano svuotate», mentre «risorse governative venivano usate per altro» o quando «centinaia di migliaia di euro andavano via per viaggi, rimborsi e trasferte». «Sicuramente – ha puntualizzato – non l’ente, non l’assessore allo Sport, non il dirigente comunale».

Per l’assessore, il problema non è politico, ma di responsabilità societarie: «Se la società privata è naufragata, la responsabilità è di chi ne fa parte. Non del Comune». E ancora: «I vostri guai risolveteli in tribunale, a colpi di denuncia. Ma lasciate stare i ragazzi».

Bossi ha anche rilanciato con una proposta concreta: «Portatemi un atleta domani e pagherò io stesso la quota di ingresso: posso garantire che non verrebbe negato l’accesso». Un messaggio diretto alle famiglie, per ribadire che i giovani non sarebbero esclusi dall’impianto se la società provvedesse a saldare quanto dovuto a chi oggi sostiene i costi di gestione.

Il tono dell’assessore è polemico, ma netto: «Non ci sto a voler usare i ragazzi per un problema economico privato tra due soggetti. Non ci sto a questa narrazione. Io ho davvero a cuore lo sport e ho lavorato giorno e notte per riaprire l’impianto a tempo di record».

Mentre Abodi apre alla mediazione istituzionale, Bossi richiama all’assunzione di responsabilità chi, secondo lui, ha gestito male il passato.

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