La Calabria ricorda Giulio Marino, custode di civiltà e giardini
Giulio Marino, figura storica calabrese che colpì lo scrittore inglese George Gissing nel suo celebre viaggio nel Sud Italia.

“Oggi celebriamo non solo il ricordo di un gentiluomo, ma anche il legame profondo tra la nostra terra e la grande letteratura europea. La figura di Giulio Marino, narrata con empatia da George Gissing, è una testimonianza preziosa della nostra identità. Questa stele non è solo un tributo alla memoria, ma un invito a riscoprire il valore culturale del nostro territorio”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Corigliano.
Un senso di ospitalità e di accoglienza che si è tramandato fino ai giorni nostri e che ancora oggi caratterizza il popolo crotonese: fu proprio questa attitudine ad affascinare lo scrittore inglese durante il suo soggiorno sulle coste ioniche. Gissing, nel suo libro Sulle rive dello Ionio, ricordò Marino per la gentilezza, la bontà e la cura con cui teneva il cimitero di cui era custode.
Prima di diventare guardia municipale e sovrintendente ai giardini pubblici, Marino era stato al servizio di un nobile crotonese, viaggiando in tutta Europa e arricchendo così il proprio bagaglio umano e culturale.
L’assessorato alla Cultura di Crotone, raccogliendo l’invito di molti cittadini, associazioni e in particolare di Italia Nostra, ha voluto onorare questa figura installando una stele commemorativa nei pressi del cimitero cittadino, luogo simbolico dell’incontro tra Marino e lo scrittore inglese.
Alla cerimonia di scopertura a Crotone, sul lungomare vicino il cimitero cittadino, hanno preso parte rappresentanti del mondo culturale, discendenti di Giulio Marino — tra cui il pronipote Domenico Marino — e i presidenti della III e IV Commissione Consiliare, Antonella Passalacqua e Domenico Lo Guarro, insieme all’assessore Corigliano.
Con un gesto semplice ma sentito, Crotone ha reso omaggio a una figura che ha saputo raccontare — anche grazie a Gissing — un tratto autentico del carattere di questa terra: l’impegno civico, la cura dei luoghi comuni e l’orgoglio di essere comunità.
Giulio Marino, nato a Catanzaro l’11 novembre 1842 e morto a Crotone l’8 febbraio 1901, resta così vivo nella memoria collettiva, testimone silenzioso di un passato che continua a insegnare accoglienza e dignità.