La Calabria contro il bracconaggio per difendere i rapaci

Il weekend scorso ha visto sullo Stretto di Messina protagonista dell’Adorno day, una serie di eventi dedicati alla migrazione dei rapaci organizzati da Lipu e Stazione Ornitologica Calabrese (StOrCal...

A cura di Redazione
06 maggio 2023 00:00
La Calabria contro il bracconaggio per difendere i rapaci -
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Il weekend scorso ha visto sullo Stretto di Messina protagonista dell’Adorno day, una serie di eventi dedicati alla migrazione dei rapaci organizzati da Lipu e Stazione Ornitologica Calabrese (StOrCal), in collaborazione con il comune di Campo Calabro e Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. L’evento prende spunto dal nome locale che identifica il Falco pecchiaiolo, adorno, un rapace di passo durante il periodo di migrazione dallo Stretto di Messina che nel tempo, è stato oggetto di accanita attività venatoria e di bracconaggio. Nella mattinata di venerdì 28 aprile si è tenuto l’incontro inaugurale presso l’aula seminari del Dipartimento di Agraria.

Qui le due associazioni hanno illustrato nel dettaglio i meravigliosi fenomeni migratori dei rapaci, senza tralasciare gli approfondimenti sulle criticità che per decenni hanno caratterizzato lo Stretto di Messina durante il periodo di passaggio primaverile di questi splendidi animali: il bracconaggio che nel tempo, grazie alla collaborazione sul territorio tra associazioni ambientaliste e forze dell’ordine, è in diminuzione ma che necessita ancora di una attenta e costante attenzione.

Durante il corso dell’incontro, i Carabinieri forestali, la Polizia Metropolitana, il settore “Parchi e Aree Naturali Protette” del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, il comune di Campo Calabro e le associazioni ambientaliste, hanno rinnovato gli impegni sinergici utili al monitoraggio delle migrazioni e al contrasto del bracconaggio. La giornata è proseguita con osservazioni sul campo e controllo delle storiche aree utilizzate in passato per l’abbattimento dell’Adorno.

In particolare con l’osservazione della migrazione dal Forte Poggio Pignatelli, sito presso il comune di Campo Calabro, occasione per approfondire lo studio della migrazione dei rapaci e la storia dei luoghi. Nelle giornate di venerdì e sabato, sono stati avvistati tra Falchi pecchiaioli, Albanelle, Nibbi bruni, Aquile minori e Falchi cuculi, circa due mila rapaci in migrazione ed il passaggio di diverse migliaia di individui è atteso per i giorni a venire.

Le associazioni ambientaliste, oltre a continuare a monitorare e controllare le aree ancora interessate dal bracconaggio, si pongono l’obiettivo di sensibilizzare le comunità locali e creare occasioni di studio, di valorizzazione del territorio e soprattutto cogliere l’opportunità di godere dello spettacolo meraviglioso donato dalla migrazione dei rapaci.

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