Il Sondaggio - Il turismo si può fare, i crotonesi ci indicano come
Crotone è una provincia ricca di attrattività, ricca di bellezze naturali, storiche, culturali, ricca di tradizioni e costumi, un territorio in cui il mito si è fatto leggenda.Una terra bella, con un...

Crotone è una provincia ricca di attrattività, ricca di bellezze naturali, storiche, culturali, ricca di tradizioni e costumi, un territorio in cui il mito si è fatto leggenda.
Una terra bella, con un mare stupendo, un clima fantastico, il sole tutto l’anno, una gastronomia che lascia tutti a bocca a perta e a pancia piena.
Il pensiero che accomuna tutti gli abitanti della provincia crotonese è come possa questa terra non essere la più visitata al mondo.
Ma in quale lembo di Calabria se non di tutto il sud si può passare dalla austerità della colonna di Capocolonna alla maestosità del Castello di Carlo V, dal fascino dei Mercati Saraceni all’incanto del Castello di Le Castella, dalle spiagge rosse in riva allo Jonio ai Giganti della Sila, dalla riserva marina protetta al Parco nazionale della Sila, dal mistero di Santa Severina alla magia delle strade del vino di Cirò Marina?
Dove si può vedere tanta bellezza?
E se poi la bellezza è accompagnata dai miti, dalle leggende della Magna Grecia, dalle storie di Pitagora, dalla forza di Milone, dalla sapienza di Alcemone e il tutto accompegnato dalle note di Rino Gaetano, la bellezza si trasforma in fascino.
Potremmo ancora soffermarmi sulle tante torri e i tanti castelli di questa notra provincia, come si può tralsciare Caccuri, Cirò, Torre Melissa, Capo Rizzuto o Punta Alice?
Ed infine la nostra gastronomia, quella cucina povera così ricca di gusto. quel connubio perfetto tra terra e mare, tra i “pipi e patate” e le alici, tra le “vrasciole” e la sardella, tra i covatelli e il pecorino crotonese, il tutto immerso nel magico nettare chiamato Cirò.
Tutte queste riflessioni ci hanno spinto a chiedere proprio a chi questa terra di mezzo la vive, la ama, a volte la critica pure cosa manca per un rilancio turistico a questo territorio.
Sulla scia di quanto stiamo approfondendo inq ueste settimane sulle pagine del nostro giornale, parlando di turismo, di valorizzazione e di bellezza, abbiamo deciso di lanciare un nuovo sondaggio che, come era prevedibile, ha creato un vivace confronto.
La nostra intenzione è quella di spingere alla riflessione. Lo abbiamo scritto anche quando con il direttore dei Musei di Crotone e Sibari, ci siamo sbilanciati in un approfindimento sulla “cultura” e del turismo e sulla mentalità imprenditoriale di chi opera in questo settore.
Ma in realtà il rilancio del territorio passa anche, e soprattutto, dal singolo cittadino. Ogni individuo può fare il suo. Non basta la politica, che con le sue scelte gioca sicuramente un ruolo cruciale, non bastano più neanche le instancabili associazioni culturali che in tutti i modi, con determinazione e impegno, cercano di smuovere le cosicenze e dare il proprio contributo, serve agire e partire dal basso per creare un vortice di idee e di interesse. Si parte dal senso civico di ognuno, passando per un’azione di marketing che deve essere più incisiva.
A molto è servita la grande pubblicità sulla rete ammiraglia frutto dell’accordo tra Regione Calabria e Rai, ma la vera promozione passa anche dai cittadini. Dalla costa all’entroterra, abbiamo tanto da mostrare, tanto da far conoscere, tanto però anche da vivere noi in prima persona.
Ecco perchè questa settimana abbiamo voluto chiedere ai nostri lettori “Cosa manca per poter rilanciare turisticamente questo territorio?”
C’è un certo equilibrio nelle risposte, ma colpisce il dato dello zero % (assolutamente nemmeno un voto) all’opzione: “Non ci manca nulla, va bene così”. Indice questo di una certa maturità dimostrata dai tanti che hanno voluto partecipare al nostro sondaggio.
La risposta che ha ricevuto più preferenze è stata “Lo sviluppo delle infrastrutture di collegamento: porto, aeroporto e ferrovia” che ha raggiunto quota 44.22%, seguita da “La mentalità sia dal punto di vista imprenditoriale che culturale: pochi investimenti ed una provincia che non sa cos’è l’accoglienza” scelta dal 36.05% dei nostri votanti.
Una percentuale di votanti, minore, ma significativa ha evidenziato l’assenza di “Imprenditori turistici che investano su Crotone creando strutture ricettive”,risposta che ha raccolto l’8.16% delle preferenze.
Pochi, ma comunque non pochissimi, hanno, invece addebitato alla politica la responsabilità di questo mancato sviluppo, la risposta “Una seria politica turistica che sappia rilanciare nel mondo l’immagine di Crotone” ha raccolto un considervole 7.48%.
Pochi, invece, hanno indicato come mancanza strategia in questo settore del “giusto “racconto” per rendere ancora più affascinante la bellezza di questa terra” scelto solamente dal 4.08% dei votanti.
Dati questi che, comunque, al di là delle semplici indicazioni numeriche ci danno già un segnale: il livello di attenzione dei crotonesi sull’argomento è altissimo e non va per nulla sottovalutato.
