Il Sindaco Saporito al Papa: "Santo Padre, venga a Petilia"

Il sindaco di Petilia Policastro Simone Saporito insieme a una delegazione delle scuole I.C. Dante Alighieri, I.C. Gugliemo Marconi, Liceo “Raffaele Lombardi Satriani” e La scuola del legno Margherita...

A cura di Redazione
21 aprile 2024 17:00
Il Sindaco Saporito al Papa: "Santo Padre, venga a Petilia" -
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Il sindaco di Petilia Policastro Simone Saporito insieme a una delegazione delle scuole I.C. Dante Alighieri, I.C. Gugliemo Marconi, Liceo “Raffaele Lombardi Satriani” e La scuola del legno Margherita Hack, hanno partecipato all’incontro di Sua Santità Papa Francesco con gli alunni, i docenti e i dirigenti scolastici della Rete nazionale delle Scuole di pace insieme agli amministratori locali, ai rettori e ai docenti universitari firmatari del “Patto di Assisi”.

Il primo cittadino petilino ha consegnato una lettera di ringraziamento al Santo Padre “per questo suo grande regalo che ci ha donato durante questi 11 anni di pontificato”.

“Ho il piacere e l’onore – si legge – di scriverLe in qualità di giovane Sindaco della Città di Petilia Policastro, nel cuore della Calabria crotonese, ed a pochi chilometri dalla costa di Cutro, teatro di una delle più dolorose tragedie dell’immigrazione, dove quest’anno la processione del Calvario, svolta lo scorso 8 marzo a Petilia Policastro, ha assunto contorni diversi, nel solco di una testimonianza da sempre molto sentita”. Saporito racconta e spiega la storia del santuario, sede territoriale del grande Giubileo del Duemila, e della ricorrenza di cui quest’anno ricorre il cinquecentunesimo anniversario .

Nella lunga lettere il Sindaco invita il Papa a “visitare il Santuario della Santa Spina, il territorio di Petilia Policastro e dell’Alto Marchesato crotonese, per realizzare un grande sogno, per un forte sostegno a rimanere, comunicare con gli altri, sperare e costruire la fiducia, per visitare i luoghi del terribile naufragio a largo delle coste di Cutro, per instaurare personalmente, e fin da subito, una intensa sinergia che possa dare immediate risposte, quelle risposte che la mia comunità attende da tempo e mi riferisco soprattutto al tema della valorizzazione del territorio, al turismo religioso e quindi al rilancio del Convento-Santuario della Santa Spina, che continua ad essere la nostra priorità per la quale abbiamo lavorato tanto e continueremo a farlo, affinché possa nel più breve tempo possibile, ritornare ad essere punto di riferimento per l’intera Nazione ed emblema del riscatto sociale, culturale ed economico di questa terra e di questa gente tanto semplice, umile quanto ingegnosa e laboriosa.
Lo scorso 22 Agosto, la nostra comunità ha celebrato i 500 anni (V centenario) della presenza della Sacra Reliquia e per tale importante evento, alla comunità di Petilia Policastro è stata attribuita anche la denominazione “Città della Santa Spina” e l’ Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina ha statuito l’indulgenza plenaria per tutti i fedeli che, con devozione, visitavano il Santuario.
Sarò lieto ed onorato di riceverLa a Petilia Policastro e pregare insieme a Lei davanti alla Sacra Spina, che trafisse il capo di nostro Signore, per la Pace e la conversione di tutte le anime bisognose della misericordia di Dio.
La Chiesa di Papa Francesco è motivo di speranza ed entusiasmo e brilla davvero come imponente esempio di rinnovamento e di serietà di fronte ad un mondo sempre più avvolto nelle spire della corruzione e del cattivo senso dello Stato, mentre più convintamente i partiti tutti dovrebbero moralizzare la loro attività e dirigerla unicamente nel perseguire quel “bene comune”, termine tanto ipocritamente utilizzato per mascherare egoismi, individualismi, voglia solo di potere e di danaro”.

Al Santo Padre è stato donato il gagliardetto ufficiale della Città di Petilia Policastro, della medaglia celebrativa del Cinquecentenario dell’arrivo della Santa Spina, dell’opuscolo relativo al “Cammino della Santa Spina” di recente inserito nel prestigioso Catalogo dei Cammini Religiosi censiti dal Ministero del Turismo e dell’inserto “Petilia in miniatura”, ove sono rappresentate e descritte le opere più significative del territorio petilino.

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