Il rapporto tra giovani e gioco: abitudini, comportamenti e problemi

Problemi spesso sottovalutati, abitudini che cambiano, controlli che non vengono effettuati. Il rapporto tra giovani e gaming online non è tutto rose e fiori, anzi. Spesso, infatti, dietro un semplice...

A cura di Redazione
02 novembre 2023 12:49
Il rapporto tra giovani e gioco: abitudini, comportamenti e problemi -
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Problemi spesso sottovalutati, abitudini che cambiano, controlli che non vengono effettuati. Il rapporto tra giovani e gaming online non è tutto rose e fiori, anzi. Spesso, infatti, dietro un semplice passatempo possono celarsi problemi anche piuttosto gravi, che è meglio affrontare alla radice.

“Quello che sorprende è che il 22% dei ragazzi abbia informazioni sbagliate sul gioco d’azzardo – spiega Silvia Urso, gambling analyst della redazione di Giochi di Slot – una mancanza di conoscenza che può generare problemi e che espone i giovani a gravi pericoli”. Il 37% dei ragazzi gioca infatti ai gratta e vinci, il 21% invece afferma di scommettere su eventi sportivi, mentre non arriva al 10% la fascia di chi gioca alle slot machine o al superenalotto.

Sono questi i numeri di “Venduti ai Minori”, indagine elaborata dal Moige, il Movimento Italiano Genitori, e condotta grazie alla collaborazione dell’Istituto Piepoli. Quasi 1.400 ragazzi coinvolti, tutti di età compresa tra i 10 e i 17 anni, che mettono in luce, tra le altre cose, un grave problema di sicurezza: il 59% infatti spiega di essersi recato in una sala da gioco in cui nessuno ha verificato la sua età. “Una trascuratezza e una mancanza di attenzione che deve essere subito risolta – continua Silvia Urso – come già successo nella filiera online. Qui, infatti, i casinò autorizzati offrono sistemi di controllo e di verifica che hanno assestato un durissimo colpo al gioco minorile. Mi riferisco alla richiesta di inserire dati anagrafici certi, con il caricamento di documenti oppure con l’utilizzo dello Spid, il sistema di Identità Digitale”.

Non solo gambling, altri argomenti da monitorare sono anche quelli relativi al gaming generico. Il 71% degli intervistati risponde di giocarci, con il 38% che spiega come i contenuti violenti o volgari che a volte si possono trovare nei videogame non abbiano nessuna conseguenza con il proprio benessere mentale. Il 61% invece spiega di aver giocato su piattaforme o a titoli vietati per la propria età, mentre ancora poco diffusa è la sensibilità sul tema delle dipendenze legate al gaming. “Per questo serve parlare con i giovani e non bloccare la comunicazione con il pubblico – conclude Silvia Urso, di Giochidislots.com – bisogna guidarli e informarli per non farli cadere nelle trappole del gioco illegale o di comportamenti dannosi”. Un pericolo che non è solo per il singolo, ma che rappresenta un grave danno per tutta la società.

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