(VIDEO) Ciak sul reale: Crotone diventa protagonista ne “Il mestiere” con Luigi Lo Cascio

Per due settimane Crotone si è trasformata in un set cinematografico, ospitando le riprese de “Il mestiere”, il nuovo film diretto da Beppe Tufarulo e sostenuto dalla Calabria Film Commission...

A cura di Redazione
30 maggio 2025 08:30
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Crotone diventa un set cinematografico: il film “Il mestiere” presentato al Porto Vecchio

Per due settimane Crotone si è trasformata in un set cinematografico, ospitando le riprese de “Il mestiere”, il nuovo film diretto da Beppe Tufarulo e sostenuto dalla Calabria Film Commission. Una produzione d’autore che ha portato in città camion, tecnici, attrezzature e una troupe di professionisti, creando stupore tra i cittadini e rinnovando il rapporto tra la Calabria e il grande cinema.

Le prime scene sono state girate in una suggestiva Piazza Duomo, trasformata per alcune ore in un luogo sospeso tra realtà e finzione. Il set si è poi spostato a Fondo Gesù, cuore popolare di Crotone, per proseguire infine a Cutro, tra i celebri calanchi, già descritti da Pier Paolo Pasolini come luoghi capaci di evocare il sacro e l’eterno.

Il film è stato presentato ufficialmente ieri sera presso il ristorante “Porto Vecchio” di Crotone, in un evento che ha visto la partecipazione del cast e della produzione: l’attore protagonista Luigi Lo Cascio, affiancato da Claudia Potenza e Riccardo Maiello, il regista Tufarulo e i produttori Lorenza e Luciano Stella di Mad Entertainment, insieme a Lucia Nicolai e Marcello Paolillo per Art of Panic.

Girare in Calabria è per me un’occasione straordinaria – ha dichiarato Lo Cascio – una terra che da siciliano conoscevo poco, ma che mi sta sorprendendo per la sua bellezza aspra, autentica, e per la gentilezza delle persone. A Le Castella, il mare ha un profumo che ti accompagna ovunque, e il cinema qui trova nuovi linguaggi e paesaggi da esplorare.”

Il regista Beppe Tufarulo ha raccontato come “Il mestiere” sia ambientato in un Sud “lunare, di frontiera, sospeso tra realtà e inverosimile”, in cui la Calabria non è solo sfondo, ma diventa personaggio, con i suoi paesaggi “scarnificati, silenziosi, quasi surreali”. Proprio questa dimensione arcaica, fuori dal tempo, ha offerto il contesto ideale per il viaggio di redenzione che vede protagonisti Sauro Cantafame (Lo Cascio) e Giocondo, un ragazzo dal misterioso dono.

Il film racconta una storia originale e visionaria, scritta da Massimo De Angelis (già autore di Mancino Naturale), vincitore del Premio Solinas, con una trama in bilico tra dramma e racconto fantastico. Sauro “aggiusta” i morti, impiantando cuori meccanici, e attraversa con la sua Apecar un Sud arido e violento, fino all’incontro che gli cambierà la vita. Il tutto sotto la minaccia della deità criminale Vito la Scimmia, che domina quel confine tra mito e realtà.

La produzione coinvolge Mad Entertainment, Dude Originals e Art of Panic, in collaborazione con Rai Cinema, Umedia, Rosebud Entertainment Pictures, con il sostegno di numerose realtà territoriali e del MIC – Direzione generale Cinema e Audiovisivo.

Le riprese si stanno svolgendo anche tra il pontile di Lamezia Terme e altre zone calabresi, impiegando 28 maestranze locali in vari ruoli tecnici (tra cui fonici, attrezzisti, parrucchieri, autisti e assistenti alla regia), a conferma della ricaduta positiva sul territorio.

La Calabria si conferma dunque set ideale per un cinema di qualità, capace di parlare al mondo con una voce unica e profondamente radicata nella sua identità paesaggistica e culturale.

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