Il Maestro Eliodoro Lorenti: una vita sulle note dell'amore per la Città di Crotone
“Ogni marcia che suoniamo, ogni nota, ci ricorda il Maestro Eliodoro Lorenti“. Questa storia che vi raccontiamo nasce a Bivongi, in provincia di Reggio Calabria. La passione per la musica gli viene t...

“Ogni marcia che suoniamo, ogni nota, ci ricorda il Maestro Eliodoro Lorenti“. Questa storia che vi raccontiamo nasce a Bivongi, in provincia di Reggio Calabria. La passione per la musica gli viene trasmessa dal padre e, nota dopo nota, comincia a suonare i primi brani, con i primi strumenti, e poi a leggere e comporre gli spartiti.
Trasferitisi con tutta la famiglia a Crotone, nella florida città industriale, Eliodoro Lorenti ha il diploma sarto, per poi lavorare nelle scuole come collaboratore. Il pensiero è la musica, suonarla e tramandarla e, tramite essa, salvare alcuni ragazzi e costruire un futuro migliore.

Sono diverse le marce che amava, e che ancora oggi vengono suonate durante la Festa di Dionigi l’Areopagita, il santo protettore della città di Crotone, e della Madonna di Capo Colonna, in cui la banda accompagna la tradizione che non si è persa, anzi, cammina ancora spedita.
“Ricordo che ci ha sempre detto di portare avanti questa tradizione – ci ha detto il nipote Nicola Montalcino – Noi ci siamo nati nella vita bandistica, la passione a noi nipoti ce l’ha trasmessa lui. Ci ha lasciato innanzitutto tanti di quei valori che non si possono spiegare, e che è anche difficile da mettere insieme tutti nel ricordarli“.
E, ogni volta che un bottone entra nell’asola della divisa, e che viene indossato il cappello prima di recarsi in Piazza Duomo, ogni musicista della Banda Città di Crotone ricorda il maestro Eliodoro: “Ci sono segnali tutt’oggi, è veramente presente. Quando suoniamo non c’è una nota o una marcia che non riporti a lui. Ci sono marce che a lui piacevano, e le abbiamo lasciate come erano. Prima di lasciarci ci ha ricordato i valori, e anche la Banda: ha raccomandato ai figli e a noi nipoti di non abbandonarla mai”. Il Maestro Francesco Cardaropoli ha dedicato lui una marcia che porta il suo nome “Eliodoro“. Poichè la vita, senza la musica, avrebbe meno sapore.
Danilo Ruberto
