Il batterista Vincenzo Pugliese racconta la sua carriera e la musica a Crotone in un libro
Crotone – Sulle pagine del nostro giornale nelle ultime settimane, abbiamo voluto raccontare la musica del passato. Attraverso i racconti e i ricordi dei protagonisti, abbiamo ripercorso un periodo –...

Crotone – Sulle pagine del nostro giornale nelle ultime settimane, abbiamo voluto raccontare la musica del passato. Attraverso i racconti e i ricordi dei protagonisti, abbiamo ripercorso un periodo – dagli anni 70 agli anni 90 – in cui a Crotone si viveva un fermento musicale non indifferente. La storia dei “complessi”, come si chiamavano una volta, è stata però raccolta anche in un libro scritto e curato da Vincenzo Pugliese, batterista che ha deciso di mettere nero su bianco quello che lui, insieme a tanti altri, ha vissuto in quel periodo.
“La mia vita oltre le pelli” è il titolo del libro che ripercorre la sua carriera con aneddoti, foto e tanto altro. «Sin da bambino – racconta Pugliese – la musica è stata la mia compagna inseparabile: cantavo, battevo le mani ovunque, creando un ritmo che riempiva di gioia i miei genitori, che si divertivano a vedermi trasportato dal suono. La mia formazione musicale non seguì un percorso tradizionale; non vi erano maestri o scuole di musica nelle vicinanze, e il conservatorio locale offriva solo lezioni di timpani, inaccessibili per molti.
Così, il mio primo insegnante fu un giradischi, i cui vinili mi cullavano fino al sonno ogni sera.
In quegli anni, per imparare a suonare la batteria, dovevo affidarmi al mio orecchio e alla mia determinazione. Non avevo la possibilità di frequentare lezioni strutturate o di avere un maestro che mi guidasse passo passo. Oggi, guardando ai giovani musicisti, vedo un mondo completamente diverso: possono contare su insegnanti qualificati, scuole di musica e di canto ben attrezzate e, grazie alla tecnologia, su una quantità infinita di risorse disponibili su YouTube e altre piattaforme online. La loro formazione può abbracciare tanto la teoria quanto la pratica, offrendo loro opportunità che io potevo solo sognare».
La sua storia, come lui stesso dice «è quella di un autodidatta, cresciuto a suon di dischi e passione, che ha imparato a far parlare la batteria con il cuore e l’istinto come guida».