Firmati i protocolli antimafia per i nuovi ospedali in Calabria: "Lo Stato c’è"

Sottoscritti in Prefettura a Catanzaro e Reggio Calabria gli accordi per garantire legalità e sicurezza nei cantieri di Sibaritide, Vibo, Gioia Tauro e Locri

A cura di Redazione
29 luglio 2025 16:30
Firmati i protocolli antimafia per i nuovi ospedali in Calabria: "Lo Stato c’è" -
Condividi

Rafforzare la prevenzione contro le infiltrazioni mafiose e garantire sicurezza nei cantieri: questo l’obiettivo dei protocolli di legalità firmati oggi per i nuovi ospedali della Sibaritide, Vibo Valentia, Piana di Gioia Tauro e Locri.

“Lo Stato c’è”, ha dichiarato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, intervenuta alla sottoscrizione insieme al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, al prefetto Paolo Canaparo, direttore della Struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, e ai prefetti di Reggio Calabria, Cosenza e Vibo Valentia.

I protocolli, i primi di una serie che coinvolgerà anche Catanzaro, Crotone, Cosenza e Reggio Calabria, sono stati sottoscritti in attuazione delle linee guida del Comitato per l’Alta sorveglianza Infrastrutture, previste dall’ordinanza n. 1133 della Protezione Civile del marzo 2025.

LEGGI ANCHE: Occhiuto accelera sui nuovi ospedali in Calabria: "La sanità merita opere reali, non promesse"

Controlli a tutto campo: antimafia, lavoro e trasparenza

Tra le misure previste:

  • Iscrizione obbligatoria all’Anagrafe degli esecutori per le imprese partecipanti;
  • Monitoraggio rafforzato dei cantieri da parte dei gruppi interforze delle Prefetture;
  • Controlli su materiali, smaltimento rifiuti, reclutamento e trasporto manodopera;
  • Tutela della sicurezza del lavoro e contrasto al lavoro irregolare.

Secondo Ferro, questi protocolli servono a “rafforzare la vigilanza proprio nella fase più delicata, quella dell’apertura dei cantieri, quando la criminalità tende a intensificare le proprie pressioni, spesso con minacce e atti violenti”.

Il prefetto Canaparo ha sottolineato il carattere innovativo degli accordi, applicando alla sanità calabrese un modello già collaudato in contesti critici come la ricostruzione post-sisma e le Olimpiadi Milano-Cortina: “Per la prima volta viene attuato per infrastrutture sanitarie nel Sud”.

Occhiuto, commissario per l’edilizia sanitaria in Calabria, ha ribadito: “La legalità viene prima di tutto, soprattutto quando sono in gioco quasi un miliardo di euro di investimenti”.

A breve seguiranno altri protocolli per le aziende sanitarie di Catanzaro, Crotone, Cosenza, Reggio Calabria e Polistena.

Segui CalabriaOk