''Febbre catarrale degli ovini'', richiesto lo smaltimento delle carcasse

A seguito della nota Veterinaria Area “A” dell’ASP di Crotone prot. 78806 del 29.8.2024 con la quale si comunica che nel territorio della provincia di Crotone (Petilia Policastro, Isola di Capo Rizzut...

A cura di Redazione
09 settembre 2024 11:00
''Febbre catarrale degli ovini'', richiesto lo smaltimento delle carcasse -
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A seguito della nota Veterinaria Area “A” dell’ASP di Crotone prot. 78806 del 29.8.2024 con la quale si comunica che nel territorio della provincia di Crotone (Petilia Policastro, Isola di Capo Rizzuto, Crotone, e Rocca di Neto) è in atto un’epidemia di febbre catarrale, infezione che causa un alto tasso di morbilità e mortalità tra gli ovini, in questi mesi in cui l’infezione si sta rapidamente diffondendo con una sintomatologia piuttosto aggressiva all’interno degli allevamenti presenti sul territorio, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ordina tramite apposita ordinanza lo smaltimento delle carcasse.

Questa misura è stata adottata perchè il Servizio Veterinario ritiene necessario un intervento urgente per lo smaltimento delle carcasse, individuando un sito idoneo per il sotterramento degli ovini morti, al fine di prevenire rischi per la salute pubblica e per l’ambiente.

1) al fine di evitare la propagazione dell’infezione di febbre catarrale ovina (Blue-tongue) tra gli animali di specie sensibili, l’adozione delle seguenti misure sanitarie:
a) isolamento in appositi reparti degli animali sospetti di infezione,
b) divieto di movimentazione animale da e per l’allevamento, salvo per l’invio al macello previa autorizzazione da richiedere al Servizio Veterinario SA e comunque in ottemperanza a quanto previsto dalReg CE 688/2020 e Reg CE 689/2020;
c) comunicare tempestivamente l’insorgenza di nuovi casi sospetti d’infezione negli animali del proprio allevamento,
d) comunicare tempestivamente il decesso di animali appartenenti alle specie sensibili nel proprio allevamento.
e) smaltire le carcasse degli animali morti per come previsto dal Reg CE 1069/09;
f) Attuare, per quanto possibile, tutte le misure di biosicurezza necessarie per impedire la diffusione del virus tramite il suo vettore biologico quali l’utilizzo di ricoveri dotati di sistemi antintrusione dei culicoidi, trattamenti insetto-repellenti sugli animali dell’allevamento, bonifica delle aree potenzialmente a rischio (fossati, pozzanghere abbeveratoi etc).

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